(come riportato da Giuseppe Ortolano su La Repubblica)
Un progetto ambizioso, che include percorsi cicloturistici per famiglie e tratti riservati ai mountain biker più esperti. Tra Val Trompia e Val Sabbia, a scoprire la natura e la storia di un’area montana che si è data un nome non a caso
Il volto verde della Lombardia. Le Valli Resilienti del bresciano, ovvero le alte valli Trompia e Sabbia interessate da un progetto di sviluppo che intende dare nuova vita a questi territori periferici, valorizzandone le potenzialità culturali, storiche, turistiche e ambientali, hanno appena inaugurato la loro Greenway.
Un progetto ambizioso che collega la città di Brescia alle valli delle Prealpi Bresciane attraverso una rete di ciclabili che si snoda per ben 3.500km, tra facili percorsi clicloturistici e su strada e più impegnativi itinerari riservati alle mountain bike. Tra i più interessanti e accessibili a tutti “l’anello” che parte da Brescia, attraversa le Valli Resilienti, arriva fino al Monte Maniva e ritorno nel città capoluogo.
Lungo la pedalata sono molti i punti di interesse che meritano una sosta, tra cui il borgo medievale di Bagolino, sovrastato dalla seicentesca Cattedrale di San Giorgio, e il quattrocentesco Forno Fusorio di Tavernole, visitato da Leonardo da Vinci interessato ad apprendere i processi produttivi e le possibili innovazioni messe a punto dai maestri valtrumplini del ferro.
Altrettanto bello ma decisamente più breve l’itinerario che si svolge lungo le strade più spettacolari del lago d’Idro, il più alto tra i laghi prealpini lombardi. Partendo da Anfo, dominato dalla spettacolare rocca a strapiombo sulle acque, si scalano subito i 12km per arrivare al Passo Baremone, una delle salite più amate dagli appassionati per la qualità dei panorami offerti, chiamata anche “Il piccolo Stelvio”. Si prosegue quindi per il passo Dosso Alto da dove si scende verso Anfo, passando dal Passo Maniva e Bagolino e quindi costeggiando il lago.
“Il crinale”, un percorso mozzafiato di 65 km a 1.600 metri d’altezza riservato a bikers esperti, sia per la difficoltà tecnica di alcuni settori, sia per i dislivelli impegnativi da affrontare, è l’itinerario più affascinante e suggestivo della Greenway. Si parte dal Passo Maniva, punto di congiunzione più alto e a nord tra tra Valle Trompia e Valle Sabbia, per raggiungere la città di Brescia, attraverso scenari e paesaggi che cambiano radicalmente con lo scorrere dei chilometri.
Adatto ad ogni tipo di MTB, si consiglia l’utilizzo di una trail bi-ammortizzata a media escursione. Il sentiero dei 100 tornanti è il percorso per MTB più conosciuto del Lago d’Idro e ha uno sviluppo molto tortuoso. Partendo dalla vetta del Monte Stino, dove si trova un appostamento militare risalente alla Grande Guerra, si affrontano ben 136 stretti tornanti per tornare sulle sponde del lago.
La sfida è quella di riuscire ad affrontarli tutti, senza mettere i piedi a terra. La salita per raggiungere la vetta è completamente asfaltata e passa da Capovalle, paese che si trovava al paese di confine tra Impero Austro-Ungarico e Regno d’Italia dove è consigliato fermarsi per visitare il Museo Reperti Bellici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.
Lungo tutti i percorsi della Greenway, oltre ai punti di interesse storici, culturali, naturalistici ed enogastronomici si trovano strutture ricettive bike-friendly messe in rete dal Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali e confederate AlbergaBici che offrono ai cicloturisti vari servizi, dal noleggio al riparo e alla cura delle biciclette, alla riparazione e assistenza tecnica e turistica.
Informazioni, percorsi (con traccia gpx da scaricare), siti di interesse e possibili attività si trovano sul sito internet della Greenway.