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Università: saranno made in Naples gli ingegneri FS del futuro

Presentata ieri mattina, nella Sala del Consiglio di Amministrazione del Rettorato dell’Università Federico II di Napoli, la Fs Mobility Academy, il percorso formativo post laurea nato dalla partnership tra Ferrovie della Stato Italiane e Università degli Studi di Napoli Federico II. A firmare il protocollo di intesa il magnifico rettore di Unina, Gaetano Manfredi, e l’Amministratore delegato di FS, Renato Mazzoncini.

L’Academy, che partirà nel mese di ottobre con iscrizioni online da domani e fino al 13 luglio, si rivolge a 50 neo laureati, italiani e stranieri, in possesso di un titolo in discipline ingegneristiche ed economiche.

Gli studenti che intendono candidarsi possono compilare il form disponibile all’indirizzo www.fsacademy.unina.it. Il corso di alta formazione prevede un impegno full time di 9 mesi equamente divisi tra corsi teorici e stage nelle diverse aziende del Gruppo FS, sia in Italia che all’estero.

“L’Academy – spiega Mazzoncini – nasce dall’idea che la cooperazione tra università e aziende possa produrre i migliori laureati per le nostre aziende. FS sta assumendo mediamente 50 laureati al mese, tutti i mesi, e dal 2016 sono entrati circa 1500 laureati in azienda, di questi oltre 800 sono ingegneri. Quindi per noi è particolarmente importante avere le principali università tecniche italiane che cooperano per formare ragazzi che possano entrare nel nostro mondo pronti per la trasformazione della mobilità che è in atto”.

Una trasformazione che richiede sempre più nuove competenze per affrontare le sfide dell’era digitale, dai mezzi di trasporto o senza conducente alle strade che dialoghino con i mezzi che le percorrono per garantire una maggiore sicurezza dei viaggiatori. Se la FS Academy è nata a Napoli non è un caso.

La Scuola di alta formazione si inserisce, infatti, in quel percorso di investimenti che già altri ‘colossi’, da Apple a Deloitte passando per Cisco, hanno fatto nel capoluogo campano in tema di formazione e poi, ha spiegato Mazzoncini, la “facoltà di Ingegneria della Federico II ha una grossa e antica tradizione in fatto di trasporti senza contare, poi, i grandi investimenti che il nostro gruppo farà nel Mezzogiorno”.

I corsi dell’Academy saranno, per gli studenti, totalmente gratuiti, grazie ad un finanziamento di circa 150mila euro garantito da FS, e tenuti da professori di diversa estrazione scientifica in modo da formare quelli che Ennio Cascetta, Presidente di Anas Gruppo FS Italiane, ha definito “ingegneri staminali dei trasporti”.

Una definizione, quest’ultima, che ben spiega la complessità del settore in continua evoluzione. Chi si specializzerà all’Academy potrà, infatti, lavorare sia nel mondo dei nuovi servizi legati ai trasporti che in quello delle infrastrutture.

Cascetta, che presiederà il comitato scientifico che supervisionerà le attività dell’Academy, ha inoltre annunciato che a breve sarà comunicato il parterre di professori, sia italiani che stranieri, e i relativi corsi che terranno. Il presidente di Anas ha voluto anche precisare, “a scanso di equivoci”, che “qui non c’è alcun conflitto di interessi ma solo una convergenza di intenti tra l’Università e il Gruppo FS”.

“Il primo anno della ‘Scuola’ – ha spiegato Manfredi – sarà aperto ai soli laureati ma Unina sta già lavorando per fare in modo che la seconda edizione sia aperta anche ai laureandi integrando l’ultimo anno di studi proprio nell’Academy”.

È questo, ha proseguito il Rettore, un “progetto fortemente innovativo che guarda a nuove figure professionali. L’obiettivo è quello di formare dei tecnici in grado di dare risposte ad un mondo molto complesso e quando ci sono i giovani al centro si costruisce un pezzo di futuro”.