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Tir, treni, navi: dove va l’Italia? Le richieste di Conftrasporto al sottosegretario Rixi

Trasportare le merci sulla rete ad alta velocità, promuovere l’occupazione dei marittimi italiani ed europei, sviluppare la filiera Gnl, ripristinare la piena operatività delle Motorizzazioni, contrastare il dumping sociale.

E poi il caso Brennero. Sono questi i temi che i vertici di Conftrasporto-Confcommercio hanno portato all’attenzione del sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi, incontrato giovedì da una delegazione composta dal presidente Fabrizio Palenzona, dal vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè, dal segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo e dal presidente di AssArmatori Stefano Messina.

“La necessità di connettere l’Italia”, ha sottolineato Conftrasporto-Confcommercio è “più che mai vitale”. La Confederazione, spiega un comunicato, “chiede di attivare i collegamenti merci anche sulla rete ferroviaria ad alta velocità” e di promuovere l’occupazione dei lavoratori marittimi italiani ed europei “estendendo a tutte le navi, indipendentemente dalla nazionalità del registro di iscrizione, gli sgravi contributivi”. Misura che aprirebbe “a breve nuove opportunità occupazionali per circa 50mila lavoratori”.

Conftrasporto ha poi lanciato l’allarme per lo stop, dal 1° luglio, dei pagamenti in contanti degli stipendi dei marittimi, “che spesso hanno necessità di disporre di contanti negli sbarchi nei Paesi in cui la moneta elettronica non è ben accetta. A monte però”, spiega il comunicato, “occorre procedere all’emanazione del decreto ministeriale per la definitiva implementazione dello ‘Sportello unico doganale e dei controlli’ per tutti gli adempimenti amministrativi relativi alle merci in transito nei porti”.

Sul fronte ambientale, Conftrasporto-Confcommercio chiede di consentire lo sviluppo della filiera Gnl (gas naturale liquefatto), “con fiscalità d’avvio favorevole, e di effettuare un benchmark valutativo con gli altri porti europei per comprendere a pieno i gap competitivi che ancora frenano pesantemente lo sviluppo del rifornimento marino tradizionale e, in prospettiva, a Gnl dei nostri porti”. Sul fronte dell’autotrasporto, per la Confederazione “è urgente intervenire per risolvere le forti disfunzioni delle Motorizzazioni ripristinandone la piena funzionalità, sostenere in Europa la Road Alliance per contrastare il dumping sociale.

C’è poi la questione del Brennero, con l’Austria a contingentare i Tir dall’Italia: Conftrasporto chiede al ministero di pretendere il rispetto del principio della libera circolazione di persone e merci. I controlli annunciati in questi giorni dall’Austria contro l’immigrazione clandestina aggiungono un ‘carico da novanta’ che renderebbe impossibile arrivare a destinazione in tempo”. Conftrasporto-Confcommercio, che ha calcolato, su base annua, in 370 milioni di euro il danno economico per un’ora di ritardo nell’attraversamento del Brennero, propone, “nel caso in cui ciò dovesse avvenire, di creare un corridoio ‘Shengen’, veloce, in cui fa scorrere i Tir delle imprese targate Ue, con controlli a campione”.

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