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Tav: Chiamparino, se governo si sfila pronti farla noi

Si ringrazia lo Staff di Nuova Società per l’immagine pubblicata.

“Se malauguratamente il Governo dovesse bloccare la TAV, noi siamo pronti – oltre a chiedere al Consiglio Regionale una legge per attuare in tempi rapidissimi un referendum popolare in Piemonte – a lavorare con le Regioni limitrofe per prenderne in carico la realizzazione, ovviamente discutendo la quota dei 10milardi di fiscalità che ogni anno la Regione Piemonte trasferisce allo Stato”. Lo afferma su Facebook il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato ieri un ordine del giorno in tal senso, presentato da Forza Italia, primo firmatario il capogruppo azzurro Andrea Fluttero. Il documento è stato approvato con voto bipartisan, escluso il Movimento 5 Stelle.

“Al momento la risposta del Governo è del tutto inadeguata: il Primo Ministro Conte ha confessato di non conoscere ancora il dossier, il ministro Toninelli ha fatto finta di non capire la fretta che gli ha messo la ministra francese ai Trasporti Elisabeth Borne, e poi c’è qualcuno, come di Di Maio, che si limita al bon ton degli inviti – aggiunge Chiamparino sul social -. Salvini, che è quello che conta, dichiara che la Tav è l’unica opera su cui è giusto fare l’analisi costi benefici (che non si farà nel caso i primi fossero superiori ai secondi) dimenticando che in un’opera di portata secolare i costi sono certi, i benefici dipendono da variabili difficilmente quantificabili al momento, dimenticando poi che di analisi costi benefici sulla Tav ne sono già state fatte sette, di cui due indipendenti commissionate dall’Unione europea”.