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Smog, l’Italia sarà deferita la settimana prossima alla Corte europea

Dovrebbe essere adottato il provvedimento già rimandato più volte, che riguarda anche altri 5 paesi, per il superamento costante dei limiti di Pm10.

La settimana prossima l’Italia e altri cinque Paesi, tra cui Germania, Francia e Gran Bretagna, potrebbero essere deferiti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per aver violato le norme europee antismog.

La decisione, che per quanto riguarda l’Italia dovrebbe riferirsi al superamento dei limiti di Pm10, è attesa da molti mesi ma è stata rimandata più volte. Questa volta però sembra proprio che il collegio dei commissari abbia deciso di adottare il deferimento già da ieri mercoledì 9, per poi annunciarlo ufficialmente giovedì 17 maggio.

Da questo procedimento giudiziario, l’Italia rischia di essere condannata a pagare una sanzione forfettaria da un miliardo di euro, oltre ad ulteriori sanzioni economiche in proporzione all’ulteriore durata della violazione delle norme europee.

La soglia media annuale per il particolato Pm10, le cosiddette “polveri sottili” legate alle emissioni delle automobili, in particolare di vecchia generazione, ma anche agli impianti di riscaldamento e a molti impianti industriali, è di 40 microgrammi per metro cubo (annuale) e di 50 microgrammi/metro cubo (giornaliera).

In Italia, i superamenti avvengono in tutta la Pianura padana (Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto), a Roma e a Napoli. In queste aree, negli ultimi anni, si è arrivati a circa 100 giorni di superamento del limite massimo giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo, il triplo della “soglia di tolleranza” legata alla salute umana, che sarebbe di 35 giorni all’anno.

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