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In Sardegna è l’anno della mobilità elettrica

Nel 2018 l’Isola lancia la sua sfida alla mobilità sotto il segno dell’energia pulita. Ad annunciarlo è la Regione Autonoma della Sardegna che pubblicherà un bando da 11 milioni di euro per equipaggiare l’Isola con 650 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, distribuite in tutto il territorio.

L’accordo di programma è stato firmato questa mattina a Cagliari dal presidente Francesco Pigliaru, l’assessora all’Industria Maria Grazia Piras, dai i sindaci di Cagliari, Nuoro e Olbia e gli assessori comunali di Oristano e Sassari. Prevede l’installazione di tre tipi di colonnine che variano a seconda della potenza di alimentazione delle stazioni: le “fast” che consentiranno un tempo di ricarica di 20 o 30 minuti e saranno posizionate negli assi di ingresso e di uscita delle città; le “quick” (tempo ricarica 4 ore) idonee per soste di medio termine; le “slow” che prevedono una ricarica più lenta, circa sei ore, studiate soprattutto per i pendolari.

“Con la firma di questo accordo – ha dichiarato il Presidente della Regione Francesco Pigliaru – mettiamo un altro tassello di un progetto cruciale sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che della creazione di quel lavoro qualificato di cui abbiamo così tanto bisogno. Questo investimento, che porta la Sardegna sulla frontiera rispetto al resto dell’Italia, permette la creazione di infrastrutture essenziali, che tanto più saranno in rete tanto meglio funzioneranno.

“L’accordo è importante perché la Regione assume una regia e un coordinamento complessivo del programma di interventi” – ha aggiunto l’assessora Piras – ” Il soggetto che si aggiudicherà la gara per realizzare le infrastrutture avrà una mappa precisa su dove e come installare le colonnine di ricarica. Ricordo inoltre che, in parallelo con l’attuazione dell’Accordo, stiamo definendo con l’ANAS la mappatura delle colonnine di ricarica che saranno installate lungo le principali arterie stradali, la Statale 131, la 131 dcn, la Sassari-Olbia e la Statale 130”

L’accordo è in linea con il Piano Energetico Regionale, predisposto dall’Assessorato dell’Industria, che prevede di abbattere del 50% entro il 2030 le emissioni inquinanti, ed è finanziato con i fondi inseriti nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo nel 2016.