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Rivoluzione sicurezza: gli incidenti mortali 20 anni fa, con le auto di oggi non più

A confronto nei crash test modelli nuovi e altri del 1998. I risultati sono clamorosi e dimostrano i passi avanti (da gigante) fatti sul fronte della protezione di pilota e passeggeri. Ma in Italia ci sono 10 milioni di auto vecchie e pericolose.

Ci sono due approfonditi studi – sfociati poi in altrettanti crash test – che dimostrano come le auto di appena 20 anni fa siano dannatamente pericolose rispetto a quelle moderne.

Il primo è stato realizzato dall’ente indipendente IIHS (insurance Institute for Highway Safety) fra una Nissan Tsuru di 20 anni fa e una moderna Nissan Versa. Il secondo è dell’Automobile Club della Nuova Zelanda che ha messo a confronto una Toyota Auris di oggi con una Corolla del 1998.

Il quadro che ne esce è desolante: nell’auto di 20 anni fa i manichini dimostrano che il pilota sarebbe morto, mentre quello seduto nell’auto moderna invece sarebbe sopravvissuto. Sono dati scientifici, ma non c’è bisogno di essere esperti in materia: dai video si capisce subito qual è l’esito dell’incidente. I dati, riportati al parco auto circolante italiano, dove ci sono 10 milioni di auto con più di 17 anni di vita – pari al 25% del circolante – diventano preoccupanti. E pongono un problema sociale oltre che tecnico: la sicurezza è dei ricchi. I poveri possono anche morire. Qualcuno prima o poi si dovrà occupare della cosa.