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Rfi: gara d’appalto per ripristinare il ponte San Michele tra Paderno e Calusco

Rete ferroviaria italiana ha pubblicato il bando per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per l’adeguamento strutturale e funzionale del ponte San Michele tra Paderno e Calusco d’Adda, sulla linea ferroviaria Seregno-Bergamo.

L’importo dei lavori è di 17.132.000 euro, comprensivo degli oneri di sicurezza stimati in 2,1 milioni e degli oneri di progettazione pari a 387mila euro.

Il ponte Röthlisberger (nome del progettista che lo fece costruire tra il 1887 e il 1889), è chiuso dal 15 settembre 2018 sia alla circolazione ferroviaria che a quella stradale per pericolo di cedimento della struttura.

I vertici FS, durante un incontro, avevano illustrato nel dettaglio le azioni messe in campo per fronteggiare l’emergenza e il cronoprogramma degli interventi. Il progetto definitivo, era stato trasmesso agli Enti competenti per le autorizzazioni, a seguito delle quali era stato possibile far partire i primi interventi sulla carreggiata stradale e per la cantierizzazione.

Questa prima fase, della durata di cinque mesi, ha consentito la riapertura del solo traffico ciclopedonale. Quindi è stata bandita la gara per l’affidamento dei lavori specialistici sul ponte che prevedono diversi interventi, tra i quali la sostituzione di tutti gli elementi metallici di carpenteria che non assolvono più la loro funzione strutturale. La durata di questa seconda fase prevede tempi stimati di cinque mesi per permessi e attività di gara più 18 mesi per le attività di cantiere.

Il Ponte San Michele era da tempo sotto osservazione: dal 2014, infatti, è stato posto sotto analisi continuative, con simulazioni di resistenza della struttura e valutazioni dello stato dei materiali attraverso prove magnetoscopiche e indagini endoscopiche.

Il 14 settembre scorso era stato presentato a Rfi l’ultimo aggiornamento delle verifiche strutturali, che metteva in evidenza come i coefficienti di sicurezza relativi a numerosi componenti del ponte fossero risultati oltre i parametri accettabili. I risultati di tale studio hanno quindi indotto Rfi a prendere il provvedimento di chiusura.