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Relazione ART 2018: un sistema di trasporti verso la multimodalità

“È cresciuta la consapevolezza dei passeggeri del diritto a essere tutelati lungo tutto il viaggio e a fruire di servizi efficienti e di qualità, a prescindere dall’infrastruttura e dalla modalità di trasporto utilizzata o dal vettore che li fornisce”. E’ quanto emerge dalla Relazione Annuale che l’Autorità dall’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha presentato oggi alla Camera, a cinque anni dall’inizio della sua attività.

Torna il tema della multimodalità che si conferma tra le aree di interesse in cui l’Autorità intende intervenire per rispondere ad uno scenario che in cui la domanda per singola modalità di trasporto evolve in domanda di servizi integrati e multimodali. “I passeggeri richiedono un unico titolo di viaggio per i loro spostamenti – si legge nella relazione -. mentre per le imprese è fondamentale l’integrazione tra infrastrutture e servizi complementari pienamente interoperabili” .

Altro tema chiave è la mobilità intesa “come bene in sé, che ha natura economica ed è oggetto di tutela giuridica”. La crescente disintermediazione dei servizi, che caratterizza l’era digitale, ha infatti moltiplicato i canali attraverso i quali consumatori e utenti informati orientano i propri comportamenti.

“Nel quadro delle trasformazioni in atto, che poggia su tecnologie globali e ha natura irreversibile e sistemica, trova quindi conferma – si legge ancora nel rapporto la validità della scelta del legislatore nazionale del 2011 di dare vita, nel settore dei trasporti, ad un regolatore economico indipendente”.

Nel 2017 gli aeroporti regolati da Art hanno registrato una crescita media del traffico del 9,1% rispetto all’anno precedente, contro un aumento medio nazionale del 6,2%. Gli scali non regolati con contratto di programma in deroga hanno invece registrato nel 2017 una crescita del 3.6% rispetto al 2016.

Con riferimento ai porti, l’Autorità è intervenuta per garantire l’accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture, con riferimento all’individuazione e destinazione delle aree e banchine portuali e loro concessioni.

Un altro settore sul quale l’Autorità è intervenuta è il trasporto ferroviario: l’alta Velocità ferroviaria italiana ha registrato aumenti dell’offerta (+18 per cento), dei passeggeri (+27,7 per cento) e dei ricavi da traffico (+18,4 per cento) a fronte di una riduzione media dei prezzi del 20 per cento.

Una crescita significativa della domanda di trasporto pubblico locale, ha portato l’Autorità a intervenire per introdurre misure per regolare la gestione della capacità delle autostazioni e dei relativi servizi, in modo da tener conto delle esigenze delle persone disabili e a mobilità ridotta, e la determinazione di tariffe e canone di accesso e uso.

In sintesi, le evidenze riportate nella relazione smentiscono la correlazione negativa tra intensità della regolazione e attrattività degli investimenti, “le cui eliche velocissime sono piuttosto sensibili alla prevedibilità e stabilità dell’assetto normativo e alla credibilità della regolazione economica indipendente”.

Ma restano tuttavia alcune criticità da affrontare a partire dal trasporto aereo che ha una tutela passeggeri separata. A questo proposito, “l’Autorità è impegnata a promuovere un approccio multimodale e intermodale alla tutela dei diritti dei passeggeri e interventi positivi per rendere azionabili quelli associati alla emissione di biglietti integrati”.

Per ulteriori informazioni:

http://www.autorita-trasporti.it/relazioni-annuali/