Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

In Olanda è pronta a salpare la Nave-Tesla, a propulsione elettrica

In Olanda il trasporto merci tra Amsterdam e Rotterdam viene effettuato con l’utilizzo dei tir ed ogni anno si registrano circa 23.000 viaggi su gomma tra le due città. Per portare benefici al traffico stradale ed incrementare quello tra i due porti vicini, ci sarà presto una nave a propulsione elettrica. Un esperimento che, al momento, coinvolgerà solo due natanti, ma che servirà a migliorare in maniera drastica la situazione in uno spazio di pochi chilometri.

La nave si chiama Tesla ed è stata progettata dell’azienda olandese Port-Liner che sta cercando di far fruttare un finanziamento da 7 milioni di euro ricevuto dall’Unione Europea, a fronte di un investimento complessivo da 100 milioni che dovrebbe garantire la costruzione di 6 chiatte in totale, capaci di trasportare circa 280 container. Al momento il viaggio inaugurale delle prime due chiatte, sul canale Wilhelmina, potrebbe avvenire già nel prossimo autunno.

La sfida è affascinante e la navigazione potrebbe cambiare non solo nei paesi del nord Europa, ma anche nel resto del mondo, anche se i tempi per andare a regime sono abbastanza lunghi. Secondo alcuni dati forniti dall’azienda ci sono 7.300 natanti per brevi spostamenti in tutta Europa, e di questi più di 5.000 sono di proprietà di imprenditori belgi o olandesi. Se ne possono costruire fino a 500 l’anno, ma ci vorranno 50 anni per riuscire a convertire questa industria all’energia rinnovabile.

E così, dopo auto, moto, treni e camion, anche le navi diventeranno elettriche, anche se la tecnologia è ancora tutta da sviluppare: super-condensatori, nuove modalità di produzione delle celle al litio, grafene. Inoltre anche la filiera di produzione deve essere “green” per garantire l’abbattimento generale delle emissioni.

Ma come già annunciato nei mesi scorsi, anche in Norvegia è in atto una rivoluizione della navigazione in mare. E’ stata battezzata Yara Birkeland” ed è la prima nave cargo al mondo a guida autonoma. Sarà messa in acqua nell’anno in corso con qualche componente dell’equipaggio, ma dal 2020 l’imbarcazione farà tutto da sola: andrà da un porto all’altro trasportando circa 150 container e si muoverà grazie ad un sistema che mischia le funzionalità di Gps, radar, telecamere, sensori e soprattutto sarà totalmente elettrica.

La nave avrà un costo di 25 milioni di dollari, quasi il triplo rispetto a una normale cargo. Una cifra che sarà ammortizzata negli anni dato che l’imbarcazione non avrà bisogno di combustibile o di equipaggio e i costi operativi annuali saranno ridotti fino al 90%. Si sposterà da un fiordo sino al porto della cittadina di Larvik, ben 40 miglia a guida autonoma trasportando container di concime. Infine anche in Gran Bretagna, aziende come la Rolls-Royce Holding stanno investendo allo stesso modo in tecnologie simili per avere navi autonome dal 2020.

Ormai da qualche anno si parla di rivoluzione nei mezzi di trasporto per renderli meno inquinanti o addirittura ad emissioni zero ed anche per le strade del mare il futuro ecosostenibile è possibile e doveroso.