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Nodo caselli: la bretella di Modena tarda ma arriva

“La bretella Campogalliano-Sassuolo, con un po’ di mesi di ritardo perché c’è da mettere a posto il tema dei caselli su richiesta dei sindaci, dopo 35 anni vedrà aprire i suoi cantieri entro questa legislatura”.

Lo conferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, parlando di infrastrutture e sviluppo al congresso della UIL di Bologna e dell’Emilia-Romagna di scena a Fico. Tenuto conto allora del nodo dei caselli ‘liberi’ per la bretella, aspetto sollevato in primis dal sindaco e presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli anche alla riunione un anno fa a Sassuolo col ministro Graziano Delrio, Bonaccini cita pure la Cispadana e sfida i perplessi, a partire dall’M5s.

Definendola “un’opera che da sola vale due miliardi di euro e che collegherebbe all’Europa e all’alto Adriatico, tramite la Ferrara-mare, tutta l’area colpita dal sisma”, evidenzia il governatore Pd: “Io sfido le forze politiche di questa regione, alcune delle quali hanno legittimamente detto che se andranno al Governo cancelleranno queste opere, di riflettere seriamente su quello che nel patto per il lavoro di tre anni fa tutte le forze sociali hanno detto.

Si tratta- rimarca Bonaccini- di opere attese da decenni e indispensabili per la nostra competitività, per far scendere la disoccupazione ancora in futuro”. In generale, comunque, sui project in corso “quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto e lo stiamo facendo, ce ne si dia atto”.

Sulle infrastrutture regionali, aspetto caro alla Uil e al suo segretario appena confermato Giuliano Zignani, il presidente della Regione cita i progressi sugli scavi da 300 milioni al porto di Ravenna”o meglio dell’Emilia-Romagna”, il People Mover che inaugurerà nel 2019 collegando stazione e aeroporto di Bologna, lo stesso nodo di attraversamento bolognese: “Diventerà un imbuto nei prossimi anni, se non verrà affrontato”.