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“Ministro Toninelli, quale sarà la politica dei trasporti del suo Governo?”

Si ringrazia lo Staff di Ship2 Shore per l’immagine pubblicata.

“Finora non è stato ancora possibile comprendere quale sia la politica dei trasporti che il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli intende perseguire, quali le idee e quali i progetti da realizzare”.

Ad affermarlo è il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, che invita il ministro pentastellato a “uscire dal mero ambito delle dichiarazioni e delle posizioni preconcette, non utili all’interesse generale.

Nazionalizzare o privatizzare la gestione delle infrastrutture di trasporto dovrebbe essere parte di una strategia più complessiva di sviluppo del Paese. In tutti i casi, qualsiasi scelta non potrà fare a meno di un serio sistema di controlli, in cui la parte pubblica sia corresponsabile, estendendolo anche alle procedure di appalto e all’erogazione dei servizi, aggiudicati spesso con parametri che abbassano i costi, a detrimento di qualità, affidabilità, sicurezza e protezione sociale”.

Il segretario generale della Uiltrasporti ha anche colto l’occasione per denunciare come “dall’insediamento del nuovo Governo, ancora non siamo stati convocati, nonostante le sollecitazioni, le tante emergenze infrastrutturali e il forte fabbisogno del Paese di trasporti sicuri, affidabili e a basso impatto ambientale per le merci e per i passeggeri.

Questa mancanza di dialogo e di partecipazione sta profilando inquietudine nel mondo dei trasporti, in termini di prospettive future, di salario e di condizioni di lavoro, foriera di una stagione non di costruzione, ma purtroppo di vertenze e di lotte.

Troppe e molte sono le questioni nel settore dei trasporti appese a un filo, e ancora troppa è la precarietà che coinvolge la dignità dei lavoratori fuori dall’ambito specifico del decreto dignità. Infine, toccando il dolorosissimo tasto delle “tragiche e drammatiche emergenze come quella del disastro del Ponte Morandi”, Claudio Tarlazzi ha evidenziato come queste situazioni “richiedano concreta immediatezza decisionale.

Ancora il ministro Toninelli indugia e non affronta rapidamente le questioni inerenti il porto, le attività industriali a esso legate, il mantenimento dei suoi volumi produttivi e la continuità lavorativa, che stanno subendo in modo diretto gli effetti negativi del disastro. Urgono una decretazione di urgenza e la costituzione di una unità di crisi”.