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Le nuove Norme tecniche ammettono, tra i materiali, il calcestruzzo fibrorinforzato

Le tanto attese Norme Tecniche delle Costruzioni includono, al Paragrafo 11.2.12, il calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) tra i materiali per la realizzazione di elementi strutturali.

Le nuove Norme tecniche per le costruzioni quindi prevedono il calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) tra i materiali per la realizzazione delle infrastrutture. Le NTC includono un nuovo materiale che, dopo più di 50 anni di ricerche e sperimentazioni, ha ora trovato spazio in importanti documenti normativi internazionali; tra i quali la normativa tedesca e l’Eurocodice 2 nella nuova edizione in preparazione.

L’FRC è un calcestruzzo normale con l’aggiunta di fibre corte, disperse all’interno della miscela di calcestruzzo, che consentono di avere una resistenza a trazione anche durante un processo fessurativo, grazie all’effetto «cucitura» delle fibre che attraversano le fessure.

Per evitare confusione con altri compositi fibrorinforzati, l’ FRC è un calcestruzzo ordinario con l’aggiunta di fibre corte (da 12 a 60 mm), disperse all’interno della matrice. Le fibre possono essere realizzate in acciaio o materiale polimerico e devono essere marcate CE in accordo alle norme europee armonizzate, quali la UNI EN 14889-1 e la UNI EN 14889-2 per le fibre realizzate in acciaio o materiale polimerico, rispettivamente.

La grossa novità è rappresentata dal fatto che il materiale sarà fornito a prestazione garantita dal produttore di calcestruzzo. Ciò rappresenta un grande vantaggio per i progettisti che potranno assumere specifici valori delle prestazioni del materiale che verranno poi trasmessi nelle prescrizioni progettuali.

L’FRC presenta, in molte applicazioni, importanti vantaggi, a partire dalla possibilità di sostituire, almeno in parte, l’armatura esistente allungando la vita dell’opera. Ciò implica un risparmio sui tempi di realizzazione e posa dell’armatura, in aggiunta ai tempi per i controlli della direzione lavori. Un altro vantaggio è rappresentato dalla maggior libertà nella scelta della forma e dello spessore degli elementi, per il minor vincolo dato dall’armatura convenzionale.

Il FRC è poi particolarmente utile per il controllo del processo di fessurazione delle infrastrutture in quanto la presenza del fibrorinforzo riduce l’ampiezza delle fessure, portando notevoli vantaggi alla durabilità dell’opera. Il tema di grande attualità nel mondo delle costruzioni è rappresentato dal recupero delle costruzioni esistenti e nelle grandi infrastrutture. Anche in questo caso, il FRC offre ottime soluzioni di impiego per il rinforzo di pilastri o pile di ponti e viadotti, e di solai o impalcati.

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sta preparando i documenti necessari per l’utilizzo del FRC nelle costruzioni. Il primo è rivolto ai produttori di calcestruzzo e riguarda le Linee Guida per la qualificazione del materiale, necessario per l’ottenimento del Certificato di Idoneità Tecnica (CIT) per produrlo. Il secondo documento riguarda le Linee Guida per la progettazione degli elementi strutturali in FRC, documento indispensabile per i progettisti.

Questi due documenti, con le Norme Tecniche delle Costruzioni e la Circolare esplicativa, forniscono agli addetti ai lavori tutti gli elementi necessari per la corretta produzione e progettazione del FRC.