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Lavori stradali: le procedure lunghe e complesse alimentano la corruzione

Si ringrazia lo Staff di Tiscali Notizie per l’immagine pubblicata.

Corruzione e il malaffare si annidano facilmente nella complessità e nell’opacità delle procedure, snellirle non è in contraddizione con la difesa della legalità, tutt’altro. Un governo del M5S non abbasserà mai la guardia rispetto alla legalità e alla lotta contro la corruzione negli appalti.

Certe ricostruzioni pseudo-giornalistiche sono totalmente campate in aria”. Ad affermarlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, rispondendo alle accuse di chi è sceso in campo contro la sottrazione all’Anac della possibilità di impugnare i bandi di gara e di stabilire le regole di vigilanza”.

La semplificazione del codice approvato nel 2016 serve a rilanciare gli investimenti pubblici e l’esecutivo intende percorrerla rapidamente. Ma il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, esclude che il progetto di riforma del governo possa portare a un ridimensionamento dell’Anac guidata da Raffaele Cantone o dell’azione anticorruzione del governo, come invece riportato da alcuni giornali.

“Stiamo lavorando fin dal primo giorno del nostro mandato in piena sintonia con Anac, come indirettamente confermano anche le parole del presidente Cantone, per rendere più rapidi gli affidamenti con norme più chiare e semplici. Il tavolo di lavoro vede un coinvolgimento attivo e qualificato dell’Anticorruzione che sta fornendo un contributo prezioso allo scopo di rilanciare quegli investimenti infrastrutturali che possono davvero far ripartire l’economia del Paese”.

Un altro punto attribuito alle ipotesi di riforma del governo, il ritorno alla legge obiettivo, la smentita di Toninelli è drastica. Non c’è alcun ritorno – dice drasticamente – ai principi della legge obiettivo.

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