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In Italia il mercato cresce a due cifre percentuali. Grande attenzione all’ambiente

Va sempre meglio il mercato degli autocarri e degli autobus in Italia. Secondo Anfia (Associazione dei costruttori italiani di veicoli), a maggio 2018, sono stati “rilasciati 2.226 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+15% rispetto a maggio 2017)”. Mentre per quanto riguarda gli autobus “nei primi cinque mesi del 2018, sono stati rilasciati 1.839 libretti contro i 1.586 dell’analogo periodo del 2017 (+16%)”.

Bene anche le compravendite di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti. “Sia per gli autocarri che per i veicoli trainati – dice ancora Anfia -, si mantiene un trend positivo, con un incremento a doppia cifra per gli autocarri, nei primi cinque mesi del 2018, con 11.757 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 15% in più dell’analogo periodo del 2017, e 8.265 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+7,4% rispetto a gennaio-maggio 2017)”.

Mentre – spiega ancora la nota di Anfia -, il mercato dei rimorchi e semirimorchi pesanti, dopo le crescite importanti di gennaio (+15%) e febbraio (+26%) e le crescite più contenute di marzo (4,5%) e aprile (5%), a maggio registra il primo calo dell’anno, fisiologico con la chiusura della misura di incentivazione. Il segmento dei rimorchi vale appena l’8% del mercato dei veicoli trainati.

“Quello degli autobus – dice in particolare Anfia -, è un mercato che fa leva sul rinnovo delle flotte adibite al trasporto pubblico (urbano e interurbano), un fattore che determina oscillazioni mensili anche molto significative, dovute alla consegna dei lotti ordinati dagli enti pubblici”.

Anfia Forte attenzione poi all’ambiente e quindi alle modalità di alimentazione. Dopo il trasporto merci, anche per il settore del trasporto urbano è quindi arrivato, dicono i tecnici del settore, “il momento del GNL”.

“Un dato interessante – sottolinea ancora Anfia -, che riguarda il parco degli autobus adibiti al trasporto di terzi è la percentuale di mezzi, in particolare Euro 0 e Euro 1 non coperti da assicurazione. Si tratta di veicoli che verosimilmente dovrebbero restare fermi in deposito.

A questi veicoli occorre aggiungere una quota di mezzi assicurati ma non revisionati. Se il rinnovo del parco italiano è necessario per tutte le tipologie di veicolo, lo è soprattutto per la flotta degli autobus adibiti al trasporto pubblico locale.

Lo stato della flotta pubblica, già noto alle istituzioni, spinge per una sostituzione dei mezzi più vecchi, con autobus di ultima generazione più efficienti e meno inquinanti”.

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