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I plane: comincia la corsa cinese ai voli ipersonici

Sono lontani i tempi in cui il Concorde, l’avveniristico aereo franco-britannico, univa Londra a New York in 3 ore. Quello che si credeva essere ormai un capito superato per l’aeronautica civile, visti i costi elevatissimi, riemerge oggi più forte che mai.

E’ di qualche giorno fa la notizia che arriva dalla Cina della conclusione dei primi studi fatti per la realizzazione di un aereo ipersonico, in grado di raggiungere Mach 7. A condurre la ricerca, per ora giunta solo a una fase iniziale, un gruppo di ricercatori del Key Laboratory of High Temperature Gas Dynamics della Chinese Academy of Sciences.

Un aereo avveniristico, il cui design innovativo comprende due coppie di ali: un paio a delta ogivale (come quelle del Concorde) e altre due poste in posizione inversa alle prime, al contrario. L’areo, secondo gli ingegneri, sarebbe in grado di trasportare 50 persone e collegare Pechino a New York in sole 3 ore, anziché le 14 attualmente previste.

Eppure non solo la Cina si sta preparando a una nuova era aeronautica. Anche gli Stati Uniti studiano da anni soluzioni simili come quelle rappresentate dal Jet Boom un velivolo che, nelle intenzioni dei suoi progettisti, sarebbe in grado di collegare Roma a Sidney in 7 ore a una velocità di oltre 2700 km/h. Altro capitolo riguarda i velivoli militari, in cui le ricerche sono ancora più avanzate e Lockeed Martin ha iniziato a lavorare sull’ SR-72, un bombardiere ipersonico dalle prestazioni ancora sconosciute che potrebbe essere pronto per il 2030.

Intanto il progetto di I plane risulta una scommessa che, se vinta, rivoluzionerà il mondo dell’aeronautica portandolo a un livello superiore e aprendo scenari inediti per i trasporti. Restano ancora da capire quali saranno i consumi e gli aspetti logistici necessari a supporto di mezzi le cui caratteristiche non sono mai state così avanzate.