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“Ho tutto da imparare da voi e cercherò di dare il meglio”

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha incontrato il personale del Mit.
Questo uno stralcio del suo saluto: Non vengo in questo ministero con la volontà di stravolgere le cose, anzi. Sto lavorando intensamente, giorno per giorno, imparando tante cose belle e importanti. E mi rendo conto che ci sono dei dossier complicati da affrontare, dei problemi difficilissimi da risolvere.

E’ una sfida da far tremare i polsi, ma sono tranquillo, perché qui al Ministero ho trovato una macchina efficiente, una struttura piena di professionalità e risorse preziose. La volontà è quella di mandare avanti le cose che vanno bene migliorando quelle che vanno meno bene.

Su questo scalone monumentale ho scelto di posizionarmi in basso, perché ho più da imparare da voi che da insegnarvi. E lo farò in primis con l’ascolto. Perché credo che saper ascoltare sia già metà del lavoro.

Tengo a dirvi che non siete voi al mio servizio, ma tutti insieme siamo al servizio del Paese e dei cittadini, che ci chiedono uno sforzo per cambiare e migliorare la loro vita. Non a caso, tra tutti i ministeri che ci sono penso che questo sia quello che possa far sognare di più gli italiani. Stiamo parlando del ministero legato all’idea del viaggio, della scoperta dei luoghi: penso al fatto che ci si sposta ogni giorno per lavoro o per altri motivi personali, così come ci si sposta anche per svago, per diletto. Ecco perché noi abbiamo il compito di migliorare il benessere dei cittadini sia nella loro quotidianità, che quando partono per le vacanze.

Siamo all’inizio di un grande viaggio, statene certi. Un viaggio senza pedaggi e senza partenze ritardate; un percorso che dobbiamo affrontare con la voglia di dare qualcosa in più rispetto a quello che abbiamo fatto finora.

Come ministro non mi chiuderò nel mio bellissimo ufficio come in un bunker, ma cercherò di stare nei corridoi, di incontravi e conoscervi uno ad uno perché  è il modo migliore per fare squadra.
Però sia io che voi abbiamo un obbligo, anzi una missione: servire il Paese dalla postazione privilegiata, dal luogo di eccellenza in cui ci troviamo. Per questo darò il massimo e chiederò a voi il massimo.

Non sono per le grandi riforme che significano stravolgimenti, sono per i piccoli cambiamenti. Tanti piccoli miglioramenti quotidiani.
Buon lavoro a tutti”.