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FS Italiane: mobilità integrata per una migliore qualità della vita

Il sistema dei trasporti e della mobilità collettiva e integrata è un elemento centrale per lo sviluppo dei territori e per il miglioramento della qualità della vita delle persone che li abitano, ma è anche una fonte di numerosi impatti ambientali, come ad esempio le emissioni di gas serra in atmosfera.

Ciò perché l’attuale sistema di mobilità è fortemente sbilanciato sul trasporto privato. Per ristabilire un equilibrio è necessario aumentare la quota di spostamenti a elevate performance ambientali, come il trasporto su ferro, il trasporto collettivo su gomma e il mondo sharing (car, scooter, bike).

Piano industriale 2017-2026: nel segno della sostenibilità

Il Gruppo FS Italiane, avvalendosi dei vantaggi del trasporto ferroviario, spina dorsale della mobilità sostenibile, intende realizzare un sistema integrato e intermodale che, oltre a rispondere alle esigenze dei clienti, incida il meno possibile sull’ambiente. Con il Piano industriale 2017-2026, incardinato su cinque pilastri (infrastrutture integrate, mobilità integrata, digitalizzazione, logistica integrata ed espansione internazionale), FS Italiane si propone di creare sinergie fra attori, tecnologie e infrastrutture per favorire lo shift verso modalità di spostamento più efficienti e meno inquinanti per passeggeri e merci.

Infrastrutture integrate: l’ingresso di ANAS nel Gruppo FS Italiane L’ingresso di ANAS nel Gruppo FS Italiane permetterà di realizzare l’integrazione infrastrutturale prevista dal Piano industriale 2017-2026. FS Italiane dispone ora di una rete infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. Sarà possibile ottimizzare i costi operativi e manutentivi delle reti, generando risparmi per almeno 400 milioni di euro nei prossimi dieci anni. L’obiettivo è potenziare gli standard di qualità e sicurezza della rete viaria e la manutenzione, a partire dalla vigilanza della sede stradale, dei viadotti e delle gallerie che su oltre 10mila km, dove le infrastrutture stradali e ferroviarie corrono in affiancamento, potrà essere effettuata in modo integrato dagli operatori di Rete Ferroviaria Italiana e ANAS. Ulteriori integrazioni sono previste nella condivisione di know-how e tecnologie, sviluppando importanti progetti come le smart road, strade intelligenti che potranno essere percorse da tir elettrici e auto driverless, a beneficio della sicurezza e dell’ambiente, facendo dell’Italia uno dei Paesi pionieri in questa innovazione.

Efficientamento processi industriali e rinnovo flotta

Le elevate performance ambientali dei nuovi mezzi sono il risultato di sempre più strutturati processi di procurement che prevedono requisiti rigorosi, relativi, per esempio, a sistemi propulsivi, design, recupero di energia e utilizzo di materiali leggeri. Il Frecciarossa 1000, oltre a essere il primo treno alta velocità ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale, è costruito con materiali che raggiungono una percentuale di riciclabilità vicina al 100%. Sul fronte del trasporto regionale, gli innovativi requisiti energetici dei 450 nuovi treni regionali di Trenitalia Pop e Rock, riciclabili al 95%, permetteranno di avere, a partire dal 2019, convogli con una performance energetica di assoluto rilievo, consentendo una diminuzione dei consumi specifici di energia del 30% rispetto ai modelli precedenti.

Tali performance sono state recentemente riconosciute al Gruppo FS Italiane dal mercato finanziario con la sottoscrizione del primo green bond emesso da un operatore ferroviario per l’acquisto di nuovi treni, sia per il trasporto regionale sia per l’alta velocità.

Nel trasporto collettivo su gomma continua il rinnovo del parco autobus di Busitalia Sita Nord con l’acquisto di mezzi motorizzati Euro 6 dotati di tecnologie costruttive e di dispositivi in grado di garantire bassi consumi energetici e di incrementare la capacità di carico, ottenendo un sostanziale abbattimento delle emissioni di particolato e degli ossidi di azoto, rispetto a quelli della generazione precedente, e una riduzione significativa delle emissioni di CO2.

Nei prossimi anni, inoltre, continuerà la progressiva sostituzione delle lampade a fluorescenza con lampade a led in stazioni, uffici e nel segnalamento ferroviario, con consistenti risparmi di energia elettrica. Nella progettazione e realizzazione delle opere infrastrutturali, Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, hanno avviato diverse iniziative mirate a un uso razionale delle risorse impiegate, al riutilizzo dei materiali provenienti dagli scavi e al loro trasporto su rotaia.

Servizi di trasporto integrati per i passeggeri

Il Piano industriale 2017-2026 prevede anche il potenziamento dei servizi alta velocità e del trasporto regionale, la crescita dei collegamenti FRECCIALink, il servizio integrato di Trenitalia Frecce+bus, nonché le partnership con i servizi di car sharing, ad esempio Enjoy, e bike sharing in diverse città (Bicincittà a Torino e Padova; Clear Channel a Milano e Verona) per ridurre gli spostamenti con veicoli privati a motore.

Polo MERCITALIA

Nel settore merci e logistica la strategia perseguita è quella di massimizzare i benefici del trasporto intermodale attraverso il Polo MERCITALIA, che ha il compito rilanciare il business merci del Gruppo FS Italiane, sviluppando soluzioni integrate che permettano di valorizzare la modalità ferroviaria. Fra gli obiettivi principali, quello di contribuire alla roadmap prevista dal “Libro Bianco 2011.

Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” che, al fine di ridurre le emissioni di CO2, propone di trasferire una quota del trasporto di merci su strada per distanze superiori a 300 km verso altre modalità (ferrovia, vie navigabili, eccetera) pari al 30% entro il 2030 e al 50% nel 2050.

Fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita

Le società del Gruppo FS Italiane sono anche impegnate nello sviluppo e nella promozione delle fonti rinnovabili, sia inserendo esplicite richieste nei bandi di fornitura energetica sia con l’attivazione di impianti fotovoltaici di proprietà.

Il trasporto su ferro, in particolare, ha una forte relazione con le energie rinnovabili: la rete ferroviaria in Italia, elettrificata quasi all’80%, consente di beneficiare in modo immediato e diretto della quota di rinnovabili che compone il mix di produzione di energia elettrica e che si attesta intorno al 40% del totale.