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FS, Battisti: core business trasporto regionale, su Anas decide il Governo

Sto riscrivendo il piano industriale con un orizzonte dimezzato a 5 anni e lo sto focalizzando sul trasporto regionale, è la missione che ci ha dato il Governo e sarà il nostro core business.

Lo ha detto il neo Amministratore delegato del Gruppo FS, Gianfranco Battisti, in un’intervista a “Il Sole 24 Ore”. Sottolineando che “per ribaltare le quote fra auto privata e trasporto pubblico, oggi 70 a 30, dobbiamo portare nei treni pendolari quella centralità del cliente che nell’Alta velocità ci ha consentito di portare il market share dal 12% del 2008 al 67% sulla Roma-Milano”.

Quanto all’intenzione dell’esecutivo di fare marcia indietro su Anas, “ci rimetteremo alla volontà del Governo – ha sottolineato il manager. Al momento non è scattata nessuna sinergia fondamentale con Anas, sul piano operativo non cambierebbe molto. “L’integrazione è conclusa e in realtà è al trasferimento al Gruppo FS del pacchetto azionario di Anas. Per tornare indietro attueremo le indicazioni che ci darà il Governo”, ha aggiunto.

Alla domanda se considera la Torino-Lione un’opera strategica il manager sottolinea: “C’è in corso un’analisi costi-benefici e penso sia un’iniziativa molto opportuna perché l’ultima analisi di questo tipo risale a molti anni fa. Quando saranno stati attualizzati i costi e i benefici, potremo parlarne”. E sulle altre grandi opere precisa: “Il nostro programma di investimenti va avanti, per ora non abbiamo modifiche sostanziali”.

Aggiunge poi che la “cura del ferro” iniziata con Roma, Milano, Firenze e Torino “è una strada assolutamente da continuare, affiancando al potenziamento del trasporto locale la rigenerazione di scali ferroviari, la valorizzazione immobiliare e lo sviluppo di sistemi urbani. Aiutiamo le città a rilanciarsi” ma “penso che FS debbano fare più partnership e meno acquisizioni.

Sarà il nostro modo di sostenere lo sviluppo. Le acquisizioni ci saranno solo quando risulteranno indispensabili allo svolgimento delle funzioni e del business che vogliamo sviluppare”.

Come chiuderanno i conti 2018? “Grazie ai risparmi sui costi per 110 milioni che abbiamo realizzato da subito dopo il mio arrivo, chiuderemo l’anno in linea con i risultati degli anni precedenti al netto delle partite straordinarie, quindi fra 400 e 450 milioni”.

Battisti ha poi parlato anche della ex compagnia di bandiera, non escludendo un possibile intervento di Ferrovie dello Stato. “Stiamo valutando il dossier – ha precisato Battisti – in quanto c’è sicuramente un interesse di FS che corrisponde a un interesse del Paese a creare un polo intermodale completo e a favorire integrazioni e sinergie, evitare sovrapposizioni”.

“Certo la prima scelta strategica per Alitalia – ha aggiunto – deve essere individuare un partner aeronautico che consenta di sviluppare al meglio il lungo raggio dove si fanno i margini maggiori. Per noi nel progetto deve esserci il collegamento degli aeroporti con la rete AV, l’eliminazione di sovrapposizioni sul piano industriale, un’integrazione anche commerciale con un biglietto unico che consenta di andare da Dubai a Bologna”.