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Facebook è al lavoro su satelliti per portare Internet in tutto il mondo

A rivelarlo è stato “Wired”: l’azienda sta sviluppando le tecnologie per dare vita a una connessione satellitare che raggiunga anche le zone più disagiate. Il primo satellite, conosciuto con il nome di Athena, dovrebbe arrivare già il prossimo anno.

L’ultimo progetto su cui si sta impegnando Facebook punta a portare la connessione internet anche nei luoghi più scoperti o addirittura non raggiunti, utilizzando dei piccoli satelliti lanciati in orbita per realizzare una rete satellitare. Lo ha rivelato “Wired”, tramite una richiesta di accesso Foia alla Commissione federale per le comunicazioni.

Il satellite che verrà utilizzato si chiama Athena e dovrebbe fare il suo debutto già dal prossimo anno. L’idea di Facebook è di mettere da parte grandi satelliti e utilizzarne un maggior numero, ma di dimensioni inferiori, che rimangano però più vicini all’orbita della Terra. L’azienda, pur non rivelando come intenderà portare avanti il progetto, ha confermato che si sta interessando allo sviluppo di satelliti per migliorare, o addirittura portare, la connessione internet in vaste aree del mondo.

Non è la prima volta che Facebook annuncia di impegnarsi affinché il più alto numero di persone possa usufruire di internet: una delle altre iniziative era stata Internet.org, piattaforma che doveva garantire l’accesso a servizi base sulla Rete anche con connessioni molto lente. Un progetto che però aveva anche attirato polemiche, perché permetteva di consultare un numero limitato di siti, comprendendo chiaramente Facebook. Free Basics, nato da una costola di Internet.org, è stato anche vietato in India proprio per questa ragione.

Ora l’azienda di Menlo Park vuole provarci con una rete satellitare, ma dovrà anche fare i conti con una concorrenza agguerrita. Nello scorso febbraio, Space X ha lanciato i suoi primi satelliti Starlink: l’obiettivo dell’azienda di Elon Musk è di portarne circa 12 mila in orbita per dare vita entro il 2024 a una connessione super-veloce per tutti. Ma nella partita si è anche fatta avanti OneWeb, startup finanziata da Softbank. Senza contare il Project Loon di Google per portare internet nelle zone disagiate attraverso dei palloni aerostatici.