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E’ Milano la città con la mobilità più sostenibile

I risultati di una ricerca commissionata da Greenpeace su quattro capoluoghi italiani

A sorpresa (forse) è Milano la città italiana nella quale la mobilità è più sostenibile. Lo ha indicato il rapporto “Living. Moving. Breathing” realizzato dal Wuppertal Institute per conto di Greenpeace.

Lo studio ha riguardato oltre a Milano anche Torino, Roma e Palermo che sono state esaminate attraverso 21 diversi indicatori, sintetizzati in 5 parametri: sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici e mobilità attiva.

Sulla base dell’analisi è stata appunto Milano a “vincere” davanti a Torino, seguita da Roma e Palermo. Il risultato di Milano è determinato dalle buone prestazioni del trasporto pubblico e dal  mobility management.

Il rapporto ha messo in evidenza anche che sempre il trasporto pubblico e il mobility management sono i due punti più deboli di Palermo. Più in generale le città italiane mostrano tassi di mobilità attiva – uso della bicicletta e spostamenti pedonali – molto più bassi di quelli di altre città europee e un livello di sicurezza stradale molto lontano dagli standard di altri centri urbani del Continente.

E’ interessante anche guardare ad alcuni particolari emersi dall’indagine. Si legge quindi che Torino è risultata essere la città con le strade più insicure (più alto numero di morti tra pedoni e ciclisti in rapporto alla popolazione) e anche con l’aria più inquinata; anche se l’inquinamento atmosferico è grave in ognuna delle città oggetto della ricerca. Roma mostra un debole mobility management, oltre che una debole incentivazione all’uso dei mezzi pubblici.

A Palermo i livelli di congestionamento del traffico sono persino leggermente superiori a quelli di Roma. La disponibilità di servizi di bike e car sharing è invece buona a Milano, modesta a Roma (specie in rapporto alla superficie della città) e nel capoluogo siciliano. Milano ha un trasporto pubblico locale (TPL) di livello “europeo”.

A Torino, il servizio è già meno efficiente e utilizzato, fino alla crisi di ATAC a Roma e al bassissimo livello di utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei palermitani. Questi ultimi utilizzano un mezzo privato per il 75% degli spostamenti in città. I milanesi vi ricorrono invece solo nel 43% dei casi.