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Colpo di sonno alla guida? Ci salveranno gli occhiali “smart-connected”

Sono collegati allo smartphone per allarmi luminosi e sonori in caso di oscillazione della testa o chiusura delle palpebre. Da aprile 2018 saranno in vendita in Francia, ma già da qualche anno sono numerose le sperimentazioni e i progetti sulla tecnologia anti-sonno.

Vietato farsi avvolgere dalle braccia di Morfeo, soprattutto quando siamo al volante perché possiamo essere un serio pericolo per noi stessi e per altri veicoli in transito. I colpi di sonno rappresentano, purtroppo, una delle principali cause di gravi incidenti stradali e, già da qualche anno, si sono incrementati i test e le sperimentazioni sui rimedi grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.

E’ imminente l’ingresso sul mercato degli occhiali cosiddetti “smart-connected”, ossia connessi contro il colpo di sonno in auto. Sono caratterizzati da fili, sensori e da una particolare architettura tecnologica. I primi occhiali saranno in vendita da aprile 2018 nei 1.200 negozi nella catena francese Optic 2000.

Questa singolare innovazione, che si avvale anche dell’Intelligenza artificiale, sarà prodotta in diversi modelli per allinearli all’ultima moda e per renderli appetibili sotto un profilo estetico. I nuovi occhiali smart sono stati progettati della start-up di Nizza Ellcie healthy, una giovane società fondata nel maggio 2016 da Philippe Peyrard che in breve tempo si è avvalsa di ingegneri e ricercatori ed ha già ricevuto il riconoscimento da parte del governo francese. Il nuovo prodotto sarà venduto con la scatola di ricarica e ai clienti verrà offerto anche un pacchetto assicurativo con Europ Assistance-Generali che punta su prevenzione e riduzione del rischio.

Il monitoraggio inizia dalle condizioni di chi si mette in auto e prevede, attraverso l’intelligenza artificiale, un affinamento sul singolo soggetto. Attraverso i sensori distribuiti sulla montatura gli occhiali possono percepire i movimenti delle palpebre o il battito di ciglia legati alla fatica, gli sforzi di mantenere gli occhi aperti, le oscillazioni della testa e gli sbadigli, ma anche la temperatura dell’ambiente.

In caso di un rischio concreto del colpo di sonno la montatura, collegata allo smartphone, avverte chi è al volante e l’eventuale accompagnatore con un allarme luminoso e sonoro. Inoltre il «pacchetto» assicurativo prevede anche un servizio di assistenza. Infatti il conducente viene contattato da un call center per informarlo sulla stazione di servizio più vicina, prenotare un hotel per una sosta o un taxi che lo riporti a casa. La montatura smart, inoltre, potrà monitorare anche cuore e pressione o diabete

Al di là degli imminenti lanci sul mercato, già lo scorso anno Panasonic ha sviluppato una tecnologia in grado di rilevare e prevedere il grado di sonnolenza del guidatore, per poi regolare autonomamente le condizioni ambientali nell’abitacolo. In prima battuta, una fotocamera interna, assistita da intelligenza artificiale, consente di esaminare le espressioni facciali e di contare i battiti di ciglia. Ma ancor più interessante è il modo il cui vengono carpiti dati utili dall’ambiente interno all’abitacolo: un apposito sensore ad infrarossi consente di rilevare la perdita di calore da parte del guidatore, chiaro sintomo dell’avanzare dello stato del torpore.

Come è stato anticipato già nel 2016 in un articolo su “La strade dell’informazione” c’è anche la firma di una società italiana nella ricerca e sperimentazione delle tecnologie basate sui cosiddetti sensori biometrici. Si tratta della New Edil di Ripatransone, nella provincia di Ascoli Piceno, che ha messo a punto il meccanismo noto come “Angelo Protettore”, AP V Cam Alert, un apparato che basandosi sull’osservazione dei movimenti degli occhi riesce a stabilire il livello di attenzione del guidatore e quindi il grado di rischio alla guida.

Lo scorso anno la Volkswagen ha annunciato un nuovo modello di auto sportiva sul mercato europeo e successivamente anche americano, dotata di Emergency Assist 2.0, un sistema in grado di rilevare se il guidatore non è più cosciente (per un colpo di sonno ma anche per un malore) e fa scattare una serie di azioni correttive di emergenza.

Se i sensori rilevano che sia i pedali sia il volante non vengono azionati per un tempo troppo elevato, il sistema identifica una situazione di emergenza e prova a svegliare il conducente. Se non vengono sortiti effetti, scatta la procedura di arresto autonomo del veicolo.

Da evidenziare, infine, le novità dell’88° Salone internazionale dell’Auto di Ginevra, aperto al pubblico fino al 18 marzo. Nello stand Hunday si può scoprire l’Intelligent Personal Cockpit che connette Intelligenza Artificiale, Internet delle Cose a controllo vocale, e rilevamento dello stress del guidatore.

L’auto potrà dialogare con l’ambiente domestico e direttamente dall’abitacolo, il guidatore (con comandi vocali) potrà gestire gli apparecchi di casa. Mentre tramite il monitoraggio della frequenza cardiaca di chi guida, le nuove auto di casa Hyundai potranno rilevare la stanchezza del guidatore (sensori posti nel sedile e nel volante) evitando i colpi di sonno.

Le nuove tecnologie sono e saranno ancor di più un contributo importante nella prevenzione degli incidenti stradali autonomi, ma restano sempre utili i consigli ad avere un comportamento corretto alla guida ed evitare, quando è possibile, lunghi viaggi in auto nelle ore notturne oppure quando si è stanchi.