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Codice appalti: pubblicate le tariffe Albo commissari e compensi Collegio arbitrale

Pubblicati nella Gazzetta ufficiale, Serie Generale n. 88 del 16 aprile, due distinti decreti relativi al nuovo Codice degli Appalti.

Nel dettaglio:

Determinazione dei limiti dei compensi del Collegio arbitrale

In Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che stabilisce i limiti per la determinazione del compenso degli arbitri che compongono il collegio arbitrale, ai sensi dell’articolo 209, comma 16 del Nuovo Codice dei Contratti pubblici. Il decreto definisce i criteri e la tabella per i compensi.

Il ricorso all’arbitrato consente la risoluzione di controversie, nell’ambito degli appalti pubblici, in modo alternativo rispetto ai classici rimedi giurisdizionali. Il Codice dei Contratti pubblici prevede, infatti, che possono essere deferite ad arbitri le controversie su diritti soggettivi, derivanti dall’esecuzione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture, concorsi di progettazione e di idee, comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimento dell’accordo bonario.

L’arbitrato si applica, inoltre, anche alle controversie relative a concessioni e appalti pubblici di opere, servizi e forniture in cui sia parte una società a partecipazione pubblica ovvero una società controllata o collegata a una società a partecipazione pubblica, o che comunque abbiano ad oggetto opere o forniture finanziate con risorse a carico dei bilanci pubblici.

Determinazione della tariffa di iscrizione all’albo dei componenti delle commissioni giudicatrici e relativi compensi

In Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che definisce la tariffa di iscrizione all’Albo dei componenti delle commissioni giudicatrici e il compenso massimo per i commissari.

In particolare, la tariffa di iscrizione all’Albo è stabilita in 168 euro all’anno, con eventuale possibilità di rideterminazione dell’importo dal terzo anno. La tariffa non è dovuta dai dipendenti pubblici, qualora gli stessi richiedano di svolgere la funzione di componente la commissione giudicatrice nella stazione appaltante di appartenenza. L’ANAC definirà, con proprio atto, le modalità di versamento della tariffa.

I compensi spettanti ai singoli componenti delle commissioni sono determinati con riferimento alla complessità della procedura di aggiudicazione del contratto, ad altri elementi della gara che influiscono direttamente sull’attività dei commissari e all’importo posto a base di gara, entro i limiti minimi e massimi di cui all’allegato A del decreto.

Al presidente della commissione spetta un compenso superiore del 5%. Non spetta alcun compenso ai dipendenti pubblici che svolgono la funzione di componente della commissione nella stazione appaltante di appartenenza. Dal calcolo dei compensi sono esclusi i rimborsi spese.

Il decreto, adottato ai sensi dell’articolo 77, comma 10, del Codice dei Contratti pubblici, è stato firmato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e previo parere dell’ANAC.