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Viabilità: accordo programma per tangenziale Udine

“L’Accordo di Programma tra Regione e amministrazioni comunali è l’atto risolutivo per la realizzazione della tangenziale Sud di Udine, che riconosce definitivamente il rilevante interesse regionale dell’opera e definisce le modalità per contemperare tutte le richieste dei soggetti coinvolti”.

L’assessore alle Infrastrutture e Territorio Mariagrazia Santoro commenta con soddisfazione l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che riconosce alla Regione il ruolo di promotore dell’Accordo di Programma per la realizzazione del “collegamento della SS13 Pontebbana e A23 – tangenziale sud di Udine – II lotto”, che interessa i territori comunali di Pozzuolo del Friuli, Campoformido, Lestizza e Basiliano.

L’opera, per un costo complessivo di circa 142 milioni di euro, verrà realizzata da Friuli Venezia Giulia Strade SpA, “in tempi certi e brevi”, conferma Santoro, “garantiti dall’Accordo di programma che è lo strumento che meglio accelera e semplifica le procedure, poiché opera come variante agli strumenti urbanistici comunali”.

Il primo progetto preliminare della tangenziale Sud di Udine risale al 1997 e fu redatto dal compartimento ANAS di Trieste, che ne affidò la redazione del progetto definitivo ed esecutivo ad Autovie Venete Spa (allora Società Autovie e Servizi Spa). A partire da quell’anno la progettazione definitiva fu sviluppata tenendo conto dei vincoli storico – artistici posti dal ministero su Palazzo Savorgnan Moro Job a Zugliano, in comune di Pozzuolo e sul vincolo monumentale posto sull’area agricola di pertinenza della villa.

Negli anni a seguire si sono succeduti numerosi confronti con le amministrazioni comunali e con la Soprintendenza al fine di superare l’impasse progettuale ricorrendo ad una soluzione alternativa alla riperimetrazione del vincolo monumentale che consentisse, contestualmente, la minimizzazione dell’impatto dell’opera sull’abitato di Zugliano.

A tal fine la Regione ha promosso l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto sulla Salute (Vis) che, visto l’interesse regionale strategico, sarà inserita nell’Accordo di programma; con questa procedura si potrà valutare, secondo standard di salute identificati in collaborazione con il Sistema sanitario regionale e Arpa, se vi siano edifici, non sottoposti a procedura d’esproprio, in corrispondenza dei quali si registrino valori non compatibili con tali standard, e si potrà estendere a questi ultimi la procedura d’esproprio, per ridurre al minimo l’inquinamento acustico e atmosferico.