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Velocità supersonica e lusso: ecco come si volerà tra 10 anni

Jet supersonici, da Londra a New York in 3 ore e mezza, classe basic super economica, suite di lusso nei cieli. Ma viaggeremo veramente così nel prossimo futuro? Sembra di si. Nel 2023, vent’anni dopo il pensionamento del Concorde, infatti, sarà nuovamente possibile volare da Londra a New York in 3 ore e mezza a bordo di un jet passeggeri supersonico. Ma chi è il protagonista di questa seconda rivoluzione del trasporto aereo. Ebbene, si chiama ‘Boom’. A progettarlo, una startup di Denver finanziata da diversi imprenditori dell’hi-tech, tra cui Richard Branson (Virgin Galactic).

BOOM. Il progetto è decisamente ambizioso, anche perché la neonata azienda si trova a competere con colossi come Lockheed Martin e Boeing, che già da diversi anni stanno lavorando ad aerei passeggeri più veloci del suono. Beh, diciamolo non sarebbe male: niente più tempi infiniti seduti su sedili scomodi per raggiungere una destinazione. Tre ore e 15 minuti basteranno per andare dal vecchio al nuovo continente. Dalla metropoli inglese alla Grande Mela nel tempo di un film con Boom.

WRIGHT ELECTRIC. Ma non c’è solo Boom, una startup americana sta progettando, un aereo in grado da volare da Londra a Parigi senza una goccia di carburante. Un aereo commerciale alimentato dall’elettricità con la speranza di metterlo in funzione tra 10 anni. Si chiama ‘Wright Electric’. A bordo saliranno 150 passeggeri. Opererà su tratte brevi, inferiori ai 500 chilometri. Il progetto è sostenuto dall’incubatore di startup della Silicon Valley ‘Y Combinator’. Il vantaggio, sottolinea Wright Electric, è duplice: “si risparmiano soldi, facendo a meno del carburante per aviazione, e si salva il pianeta azzerando le emissioni di gas serra”.

BASIC ECONOMY. Altra rivoluzione, che interesserà il mondo dei voli commerciali è quella del ritorno della terza classe, biglietti a prezzi stracciati con meno servizi: Il concetto di low cost era inimmaginabile nei primi anni ’90 eppure ha cambiato il modo di volare. Pare infatti che molte compagnie americane stiano per lanciare questa opzione basic, che più basica non si può! La chiamano ‘Basic Economy’.

SUITE NEI CIELI. Dalla terza classe alla prima, ma quella veramente ‘Luxury’. E già perchè anche il comparto del lusso e’ entrato a pieno titolo in questa corsa verso il futuro. Ethiad, infatti ha recentemente inaugurato a bordo della sua flotta, una vera e propria suite nei cieli di Abu Dhabi: Un lusso da 20.000 dollari per ogni volo. Cuscini ricoperti d’oro, un letto in pelle, un maggiordomo disponibile per realizzare qualsiasi vostro desiderio. Sembra la descrizione di un attico super lussuoso, che però viaggia a molti metri dal suolo.

SICUREZZA. Non solo tecnologia e lusso ma anche sicurezza. Un ingegnere aeronautico ucraino, Vladimir Tatarenko, sembra aver avuto un’idea veramente eccezionale per salvare i passeggeri di un aereo in avaria. E non importa qual è la dimensione dell’aereo o se l’incidente avviene in fase di decollo, crociera o atterraggio. L’idea di Tatarenko è semplice: l’aeromobile è costituito da uno scheletro al quale viene agganciato la cabina con i passeggeri. In caso di avaria l’intera cabina viene sganciata e alcuni paracadute entrano in azione permettendo l’atterraggio o l’ammaraggio dolce.

DRONI. Ultimo capitolo riguarda quello dei droni. Era prevedibile che prima o poi l’immenso potenziale applicativo degli ‘APR’ avrebbe messo le ali, o le eliche, ad idee innovative anche nel settore dei trasporti civili urbani. In Arabia infatti si progetta di far prendere il volo al primo drone per il trasporto di persone. Parliamo dell’ eHang 184 , un monoposto prodotto in terra cinese a quattro rotori che offrirà un servizio da pelle d’oca per quegli utenti che, avendo il portafogli abbastanza capiente e una buona dose di sangue freddo, decideranno di prendere un taxi volante senza pilota per spostarsi da un punto all’altro di Dubai guardando tutto e tutti dall’alto in basso, e con la prospettiva, terrificante o esaltante, dipende dai punti di vista, di atterrare con il paracadute in caso di emergenza.