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Un tunnel sottomarino tra la Maddalena e Palau

Approda al Consiglio comunale dell’isola il progetto di una società privata che prevede la realizzazione di una galleria a doppia canna. Centoventi milioni il costo totale: tariffe gratuite per i residenti, 10 euro per i turisti

È un progetto che fa discutere da anni. Collegare con un tunnel sottomarino l’isola della Maddalena alla terra ferma, o, come la definiscono i sardi, all’Isola madre. Il lungo iter di un sogno si è concretizzato nell’ambizioso progetto della Wdl, la Waterfront developement Libyssonis di Sassari.

Progetto che approderà, ed il caso di dirlo visto il braccio di mare di circa 3 chilometri che divide l’isola dalla Sardegna, il 29 maggio al Consiglio comunale della Maddalena per un primo parere sulla pubblica utilità della struttura.

Nei giorni scorsi in Comune è arrivato il project financing della Wdl, cioè il progetto interamente finanziato da privati, che dovrebbe coprire i costi di circa 120 milioni. E l’amministrazione lo prende sul serio.

“Non appena gli uffici tecnici – aveva sapere il sindaco Luca Montella – forniranno  le valutazioni preliminari sarà un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza e alle forze economiche e sociali del territorio a esprimersi sulla concreta fattibilità”.

Un progetto complesso che  prevede la realizzazione di un tunnel a doppia canna, ciascuna di 8 metri di diametro. I mezzi potranno percorrere la galleria sotterranea in circa 4 minuti a circa 50 chilometri allora. A spiegare meglio il progetto è il responsabile della Wdl, Giovanni Manconi:  “L’opera risolve il problema antico ma sempre più sentito del collegamento della Maddalena a Palau, esploso nei mesi scorsi anche con la protesta per il trasferimento obbligato della donne che devono partorire. In questi anni, in giro per il mondo, sono state realizzate gallerie molto più complesse, basti pensare al tunnel sotto la Manica.

L’opera è stata pensata per correre sotto la superficie del mare a circa 5 metri di profondità. Per garantire i migliori standard di sicurezza, i due trafori saranno collegati tra di loro a distanze regolari e tutte le aperture saranno dotate di dispositivi di chiusura automatici con porte stagne”.

Idee chiare anche su come rientrare dall’investimento. “Il progetto che può essere realizzato in un anno – continua  l’ingegner Giovanni Manconi – prevede una concessione di media-lunga durata da definire in modo da ricavare dai pedaggi il rientro degli investimenti. Le tariffe saranno però diverse: i residenti alla Maddalena non pagheranno, costi ridotti per i sardi, mentre il ticket medio per i turisti sarà di 10 euro a tratta”.

In attesa che il sindaco Montella trovi anche un’intesa con l’amministrazione di Palau, si muovono diversi gruppi di residenti. Su Facebook è nato un gruppo “Quelli che vogliono il tunnel”, che ha raccolto circa 5mila firme, mentre alcune associazioni ambientaliste si stanno mobilitando per raccogliere idee e avanzare proposte. L’area della Maddalena è infatti una delle più delicate e protette della Sardegna e va valutato l’impatto degli svincoli stradali per accedere al tunnel.