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Torino-Lione, la linea in territorio italiano costerà meno del previsto

La Nuova Linea Torino Lione nella parte italiana costerà meno del previsto. L’annuncio è stato dato dall’Amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, alla presentazione del progetto della linea 5 del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino che anticipa il primo pezzo della tratta nazionale, che va da Susa a Torino. Rispetto al progetto originario, è stato spiegato, la parte  italiana della nuova ferrovia Torino-Lione “costerà 3 miliardi di euro in meno, 1,9 contro i 4,9 previsti”. Più in generale, la prima parte della linea Tav  beneficerà di un investimento economico di 58,5 milioni di euro, 45 del governo, 9,3 della Regione Piemonte, 3,7 provenienti dal fondo di compensazioni per la costruzione del termovalorizzatore dei rifiuti di Torino. La linea collegherà Torino con l’ospedale San Luigi di Torino e la shopville ‘Le Gru’, frequentata ogni anno da 12 milioni di clienti.

”Se proponiamo l’Italia come molo europeo, serve forare le Alpi”, ha invece affermato il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Graziano Delrio, parlando a Torino, che ha continuato: “I corridoi alpini sono utili per le merci”.

La linea Sfm5 del servizio metropolitano torinese e le opere connesse, presentate oggi a Torino, “anticipano – ha invece spiegato Paolo Foietta Commissario di Governo e Presidente dell’Osservatorio per la Torino-Lione -, un pezzo della tratta italiana della nuova ferrovia Torino-Lione, con la nuova stazione San Luigi a Orbassano, due nuove fermate e a Torino San Paolo e il Movicentro”. I cantieri apriranno nel 2018 e i lavori dovranno essere ultimati entro il 2021. L’operazione da 58,5 milioni di euro – ha sottolineato Foietta – “che contribuirà sensibilmente alla riduzione dell’inquinamento nell’area metropolitana torinese, permettendo di estendere i servizi a un ampio bacino privo oggi di collegamenti sostenibili, di cui fanno parte i Comuni di Orbassano, Beinasco, Rivalta, Grugliasco, Piossasco e Bruino e interi quartieri di Torino”.

I “primi” 26 anni della Torino-Lione sono stati raccontati in un libro ANSA in collaborazione con Telt, la società incaricata di costruire e gestire l’opera. Sette capitoli, corredati da foto storiche, lanci di agenzia e riproduzioni di prime pagine di giornali, con testi che raccontano le vicende dell’opera dal 1990 al 2016. La presentazione è avvenuto a Torino alla presenza del ministro Graziano Delrio. ”Questo libro – spiega Mario Virano, dg Telt – è una prima storicizzazione della cronaca che ha accompagnato tre idee alla base della Torino-Lione: unire Francia e Italia per contribuire a fare l’Europa, rilanciare la ferrovia per salvare le Alpi dal traffico su gomma, fare il tunnel di base perché i treni sono competitivi se viaggiano in pianura”. Le 120 pagine del libro “ripercorrono l’evoluzione di un progetto – dice Luigi Contu, direttore ANSA – maturato in vent’anni di valutazioni, elaborazioni e opere preliminari mentre sta per tradursi in cantieri”.

Il 22 maggio partirà, da Torino, il roadshow di Telt per illustrare i cantieri dell’infrastruttura il cui costo complessivo, suddiviso tra Ue, Italia e Francia sarà di 8,6 miliardi di euro. Lo ha annunciato il direttore generale di Tlt, Mario Virano, alla presentazione del libro sulla Torino-Lione realizzato da ANSA. Nei primi mesi del 2018 – ha ricordato il dg di Telt – partiranno i lavori per l’assegnazione di tutti i lavori relativi al tunnel di base”, la galleria lunga 57,5 km tra Italia e Francia.