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Tirrenica: Rossi, Ue non sia scusa per altri ritardi

Dopo il deferimento dell’Italia davanti alla Corte di giustizia europea per le concessioni senza bando di gara rilasciate alla Sat per il corridoio tirrenico, “adesso non si dia la colpa a Bruxelles per far ritardare ancora i lavori per la realizzazione e la messa in sicurezza di una infrastruttura autostradale assolutamente necessaria per la costa”.

Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Evidentemente – aggiunge – non si è fatto quanto si doveva per evitare questo spiacevolissimo giudizio di Bruxelles sul governo italiano, non si sono dati i chiarimenti necessari, non si sono presi i provvedimenti per evitare che questo avvenisse.

La procedura è iniziata nel 2014 perché sono state violate con la proroga le norme europee che impongono di indire una gara per le concessioni. Ennesimo stop per il progetto del completamento dell’autostrada Tirrenica (Livorno-Civitavecchia, oggi aperta solo nelle tratte Livorno-San Pietro in Palizzi, a nord, e Tarquinia-Civitavecchia a sud).

La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue per violazione delle norme europee in relazione alla proroga di un contratto di concessione autostradale, avvenuta senza previa indizione di una gara d’appalto. La società coinvolta è appunto la Sat, Società Autostrada Tirrenica (Gruppo Autostrade per l’Italia), attualmente concessionaria della costruzione e della gestione della A13 Civitavecchia-Livorno . La concessione, firmata il 28/6/2011, prevede una durata fino al 31/12/2046, ma è proprio questo allungamento di 18 anni rispetto alla precedente scadenza del 2028 ad essere contestato dalla Ue.

Credo che nelle prossime settimane avrò un incontro con il ministro Delrio e a lui manifesterò questa esigenza assoluta”. Secondo il governatore, “altrimenti, penso che un giorno dovremo convocare il governo davanti alla ‘corte’ dei cittadini della costa, condannata da decenni di ritardi da parte di Roma ad una situazione di carenza infrastrutturale, di marginalità e di difficoltosa mobilità, che si riflette non solo nel grossetano, ma anche nelle altre aree con forti problemi di sviluppo e di tenuta occupazionale.

Mi batto da anni per una soluzione di questo problema e da parte dell’esecutivo nazionale non si è stati in grado non dico di realizzare un centimetro di asfalto, ma neanche di fare seria manutenzione”. Rossi annuncia di voler scrivere “a tutti i deputati della Toscana, affinché si facciano sentire con il Governo e facciano cessare questa autentica presa in giro che si trascina ormai da decenni”.

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