Anas ha presentato questa mattina, presso l’auditorium comunale di Gioiosa Marea (ME), il Piano di salvaguardia e riqualificazione della strada statale 113 “Settentrionale Sicula”. Alla presentazione del Piano, illustrato dal Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ed il Sindaco di Gioiosa Marea, Eduardo Spinella.
La Statale 113 si sviluppa sulla costa settentrionale della Sicilia, da Messina a Trapani passando per Palermo, per un’estesa complessiva di circa 375 km, di cui 310 km di competenza Anas. Il tratto compreso tra le località Patti e Acquedolci, tra i km 78,000 e 125,500, rappresenta la zona più critica ove, nel corso degli anni, si sono verificati vari fenomeni di dissesto che hanno comportato anche lunghe chiusure al traffico della sede stradale. Il Piano di salvaguardia e riqualificazione dell’infrastruttura è focalizzato proprio su questa tratta di 47 km.
La Statale 113, a seguito di eventi franosi accaduti nel tratto in questione, è stata chiusa al traffico veicolare, in vari punti. In particolare, dal 2008 ad oggi, l’arteria è stata interdetta al traffico per complessivi 1738 giorni, pari a circa il 60% del tempo totale.
Da ultimo, nell’ambito del progetto #bastastradeabbandonate, il tratto di strada compreso tra Capo Calavà e Gioiosa Marea, è stato riaperto al traffico lo scorso aprile.
Dal 2009 ad oggi per ripristinare la circolazione stradale in seguito ad eventi naturali, Anas ha sostenuto spese per oltre 11 milioni di euro, tra interventi di manutenzione straordinaria e interventi eseguiti in somma urgenza.
“L’obiettivo del Piano – ha spiegato il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – è di superare la logica dell’intervento emergenziale e porre un rimedio duraturo ai fini della viabilità, della sicurezza e del comfort di guida”.
In particolare il Piano ha lo scopo di analizzare e mitigare le aree a rischio ambientale e di potenziare gli standard di sicurezza, funzionalità e comfort con il contestuale contenimento dei tempi di esecuzione e del consumo di risorse ambientali ed economiche. Tale scopo è raggiunto attraverso un nuovo modo di progettare che, con tempi e costi sostenibili, permette di massimizzare l’utilizzo delle risorse economiche attraverso un’azione di recupero del patrimonio esistente, nel perseguimento dei seguenti obiettivi: Funzionalità – messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, miglioramento della capacità di trasporto, innalzamento degli standard tecnici, maggior comfort di guida, nuove tecnologie; Valorizzazione – consolidamento del rapporto tra strada e territorio, sviluppo socio-economico, estensione del ciclo di vita delle infrastrutture; Sostenibilità – minor consumo delle risorse naturali e del frazionamento del territorio, migliore inserimento ambientale ed integrazione paesaggistica, compatibilità con l’assetto idrogeologico, maggior consenso sociale, minori tempi e costi di realizzazione.
Gli studi alla base dello sviluppo del piano promuovono l’analisi integrata dell’infrastruttura e conducono alla identificazione delle criticità lungo le tratte dell’itinerario oggetto del Piano ed alla definizione di una o più alternative di intervento necessarie alla loro risoluzione, con l’individuazione della soluzione “ottimale” sotto il punto di vista tecnico-economico ed ambientale.
Nell’ambito del Piano è inoltre necessario prevedere l’attivazione di un Tavolo con istituzioni locali, regionali e ambientali per le valutazioni di sostenibilità (costi/benefici) degli interventi ed istaurare sinergie con la Regione Siciliana per la gestione del dissesto idrogeologico.