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Richiesta di fallimento per Pedemontana: chi pagherà i danni?

La società Autostrada Pedemontana Lombarda ha ricevuto una richiesta di dichiarazione di fallimento depositata dalla Procura di Milano. Corposa l’istanza avanzata dai pm di Milano Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi. L’udienza, dalla quale sarà possibile apprendere i futuri sviluppi della vicenda, è in programma per il prossimo 24 luglio presso il Tribunale di Milano.

La procura della Repubblica ha dovuto intervenire su quello che la politica non ha voluto vedere per anni: il progetto pare non sia sostenibile, a partire dall’impossibilità finanziaria di darvi sostegno e continuità. Pedemontana è un’opera molto costosa.

A queste considerazioni si collegano i conti che non tornano di un’opera che non ha convinto i potenziali investitori privati. Il Governatore lombardo Roberto Maroni probabilmente dovrà  prendere atto del fallimento di Pedemontana e del federalismo autostradale. Anche se il prossimo luglio il Tribunale non assumesse nessuna decisione, sarebbe comunque compromessa la credibilità e la ricerca di nuovi compratori, che peraltro dura da 4 anni.

Finora dalle casse pubbliche sono usciti 1050 milioni, ma le continue iniezioni non sono bastate a reperire i quasi 4 miliardi mancanti per il completamento dell’infrastruttura, né sono servite le promesse di garanzie regionali per 450 milioni, né i 350 milioni di defiscalizzazione riconosciuta dallo Stato. Il bilancio, già disastroso, si è ulteriormente aggravato con la richiesta d’indennizzo del costruttore Strabag. Se il tribunale accoglierà l’istanza di fallimento, CAL Concedente Regionale, dovrebbe restituire la concessione all’Anas.