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Per riutilizzare i materiali da demolizione come sottoprodotti serve una autorizzazione

Prima dell’apertura del cantiere occorre dichiarare la volontà di riutilizzare le macerie edili che normalmente sono rifiuti e non sottoprodotti, attraverso un’apposita autorizzazione ambientale per il recupero degli inerti. Senza questa dichiarazione andrebbero conferite in discarica.

La Corte di cassazione nella sentenza n. 41607/2017, di recente emanazione, ha stabilito che le imprese non potranno accumulare le macerie in attesa di utilizzo per recupero in altri cantieri, ma dovranno decidere subito dove e come utilizzarli, altrimenti quello stoccaggio sarà considerato una discarica abusiva..

I sottoprodotti sono sostanze o materiali dei quali sin dall’inizio sia certa e non eventuale la destinazione al riutilizzo nel medesimo ciclo produttivo o alla loro riutilizzazione da parte di terzi, in base a quanto stabilisce il Codice ambiente (Dlgs n. 152 del 2006).

La mancanza di certezze sulle intenzioni del produttore/detentore del rifiuto e la sola eventualità del suo riutilizzo impedisce che possa essere qualificato come sottoprodotto. Le macerie edili, quindi, non sono sempre sottoprodotti e normalmente non lo sono. A meno che non lo si dichiari da subito.

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