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OICE: Rallenta in settembre la corsa del mercato, le gare di sola progettazione

Cala il numero ma si mantiene positivo il valore delle gare di sola progettazione: in settembre le gare sono state 274 (di cui 39 sopra soglia) per un importo di 37,5 milioni di euro, rispetto al mese di settembre 2016 -12,7% in numero e +56,8% in valore. Tutto in campo negativo il confronto con il precedente mese di agosto: -23,0% nel numero e -50,8% nel valore. Si mantiene fortemente positivo anche l’andamento delle gare di sola progettazione pubblicate nei primi nove mesi del 2017: sono state 2.584, per un valore di 444,4 milioni di euro, il confronto con i primi nove mesi del 2016 segna una crescita del 28,9% in numero e del 103,2% in valore. “Chi aspettava, dopo i picchi di crescita dei mesi centrali del 2017, un crollo del mercato nel mese di settembre è rimasto deluso ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE solo un ripiegamento nel numero, ma l’andamento si mantiene in un campo fortemente positivo. Adesso a questa domanda sostenuta vanno affiancati alcuni interventi di sostegno a partire innanzitutto dallE risorse. Come è noto esistono diversi fondi per la progettazione. Si sta ragionando – in sede di legge di stabilità – sulla possibilità di unificarli per razionalizzare le procedure di assegnazione delle risorse, una ipotesi che ci vede favorevoli se la proposta verrà indirizzata su nuovi interventi per i quali oggi gli enti locali non hanno risorse per fare partire i progetti. Con risorse certe da assegnare all’affidamento di incarichi di ingegneria e architettura potranno essere quindi avviati importanti interventi anche in settori delicati come quello del dissesto idrogeologico e della sicurezza sismica. L’importante però è che si risolva alla radice la criticità determinata dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla asserita gratuità delle prestazioni, una tesi folle che non tiene conto delle novità del decreto correttivo e che è necessario stroncare prevedendo d’urgenza la sanzione della nullità del contratto che non preveda corrispettivi o corrispettivi irrisori imposti dalla stazione appaltante. Il prezzo, che deriva dalle dinamiche del mercato ha concluso Gabriele Scicolone e da una corretta applicazione delle procedure di verifica della congruità che deve essere promossa anche con opportune indicazioni dell’ANAC, non può essere azzerato per semplici ragioni di risparmio sulla spesa pubblica”. Tornando all’osservatorio, per il mercato di tutti i servizi di ingegneria le gare rilevate nel mese di settembre sono state 465 con un importo complessivo di 56,0 milioni di euro, rispetto al mese di settembre 2016 si rileva un calo del 15,9% in numero e un aumento del 17,5% in valore. Nei primi nove mesi del 2017 sempre per tutto il mercato dei servizi di ingegneria e architettura sono state bandite 4.373 gare per un importo complessivo di 711,1 milioni di euro che, confrontate coi primi nove mesi del 2016, mostrano un aumento del 22,6% nel numero (+75,5% sopra soglia e +16,6% sotto soglia) e una crescita del 38,6% nel valore (+36,2% sopra soglia e +47,7% sotto soglia). Sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino alla fine di settembre il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2015 è al 40,0%, per quelle pubblicate nel 2016 al 41,9%, le prime notizie per le gare pubblicate nel 2017 danno un ribasso che arriva al 42,7%, il valore massimo degli ultimi 10 anni. Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 363 unità dei primi nove mesi del 2016, alle 637 dei nove mesi appena trascorsi, con una crescita del 75,5%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 30,0%. Nonostante questo, l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto, anche se in crescita, 3,3%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 27,6%, Germania 22,0%, Polonia 11,6%, Svezia 4,4%. Nei primi nove mesi del 2017 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha superato i 5,0 miliardi di euro, con un calo del 32,1% sul 2016. Gli appalti integrati da soli mostrano rispetto ai primi nove mesi del 2016, cali del 77,8% in numero e del 74,3% in valore.

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