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Mille nuovi dipendenti da assumere in Anas entro il 2019

Sblocco del Piano di assunzioni, il personale tecnico dell’Anas potrà aumentare entro la fine del 2019, con mille nuovi dipendenti, tra ingegneri e cantonieri, come previsto dal piano industriale dello scorso luglio.

Una norma votata ieri dal Senato e inserita nel maxiemendamento alla legge di conversione del decreto Milleproroghe (decreto n. 244 del 2016). Il provvedimento, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia, è stato licenziato con 153 voti favorevoli e 99 contrari e adesso passa alla Camera dei deputati per un esame che dovrà essere rapidissimo: il termine massimo per la conversione è, infatti, fissato per il 28 febbraio prossimo.

La versione di Palazzo Madama ospiterà anche un allentamento dei vincoli imposti all’Anas sugli incarichi esterni di progettazione. Resta, invece, ancora in sospeso la questione del contenzioso pregresso con le imprese.

La norma sull’Anas è stata inserita all’articolo 9 del decreto e interviene con una correzione molto attesa. Si tratta, nello specifico, del recupero di una norma necessaria a portare la società fuori dai vincoli del decreto Madia sulle partecipate (Dlgs n. 175/2016), per attuare il suo piano di assunzioni. L’inserimento dell’Anas tra le società limitate dal provvedimento, a partire dal 23 settembre scorso, ha avuto un effetto di freno su uno dei punti chiave del piano industriale 2016-2019. Qui, rispetto ai 5.800 dipendenti attuali, sono previste mille assunzioni stabili, di cui 900 di personale di esercizio (sul territorio) e 100 ingegneri (o altri tecnici laureati specializzati). Un intervento strategico per la manutenzione e il presidio del territorio.

Nelle prime bozze della legge di Bilancio 2017 era entrata una norma, poi saltata, che esentava l’Anas dagli obblighi della Madia. Ora quella novità viene di fatto recuperata, e nel decreto si legge che «al gruppo Anas non si applicano per il triennio 2017-2019 le norme inerenti vincoli e limiti delle assunzioni con riferimento a diplomati e laureati per posizioni tecniche, ingegneristiche nonché a personale tecnico-operativo». Quindi, stop al blocco delle assunzioni. Questo doppio intervento risponde al duplice obiettivo da una parte di migliorare la vigilanza sulla rete e la manutenzione ordinaria (con l’arrivo di 900 tra operai specializzati e tecnici) e dall’altra parte, con i 100 ingegneri, di aumentare la capacità di progettazione interna dell’Anas, fortemente indebolita negli ultimi dieci anni e invece più che mai indispensabile alla luce del Codice appalti 2016: la riforma in vigore da aprile, infatti, impone di mandare in gara solo progetti esecutivi.

Non è un caso, allora, che sul fronte della progettazione intervenga anche un’altra norma, che punta a sbullonare ulteriormente tutti i blocchi di spesa a carico della società per gli incarichi esterni. Il Milleproroghe adesso prevede che, per incrementare le capacità di progettazione, al gruppo non si applichino fino al 2019 le norme di contenimento della spesa per incarichi di studio e consulenza e per la formazione strettamente riferiti alle attività tecniche di progettazione. Quindi, l’Anas avrà mano libera nel conferimento di incarichi legati alla redazione degli esecutivi.

Se la partita delle assunzioni avrà un’accelerazione con questa norma, va segnalato l’ennesimo stop sul fronte dell’emendamento che avrebbe dovuto consentire di risolvere il contenzioso pregresso con le imprese di costruzioni. Un altro intervento, infatti, avrebbe dovuto consentire di sbloccare 700 milioni di euro di fondi Anas già in cassa (ma attualmente congelati) per liquidare con accordi bonari il contenzioso in questione. Si tratta di un intervento fondamentale, secondo il presidente di Anas Gianni Armani, per mettersi alle spalle le liti degli anni passati, senza aspettare i tempi lunghi delle decisioni dei giudici.

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