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Per la logistica italiana la parola d’ordine è “cambiamento”

Secondo Gentile (Assologistica) il settore si sta evolvendo ma rimangono ancora notevoli problemi.

La parola d’ordine della logistica in Italia sembra essere “cambiamento”, declinata però in tre parti: omnicanalità, green logistics e partnership. Questo è il messaggio che arriva da Assologistica in occasione della presentazione del Rapporto 2017 sulla Contract Logistics.

A spiegare la situazione e la strategia da adottare è stato Andrea Gentile, Presidente di Assologistica, che ha detto: “Il nostro settore, complici vari fattori (non solo economici, ma anche di natura diciamo così più ‘politica’) sta vivendo una sorta di primavera, dopo anni piuttosto complessi e difficili gli indicatori economici ci dicono che il trend positivo è un dato di fatto e tutto il settore è in fermento”.

Sempre Gentile ha però sottolineato l’evoluzione dell’insieme delle aziende spiegando: “Mi duole però ricordare che l’aumento di fatturato delle nostre imprese è andato di pari passo con una costante diminuzione del numero delle aziende, soprattutto nel settore dei trasporti. Con la conseguenza di disporre di un’offerta di servizi logistici che rischia di essere inferiore rispetto alla domanda”.

I problemi poi non si esauriscono qui. L’indagine dell’Osservatorio Contract Logistics ha infatti rilevato come la maggior parte dei contratti di outsourcing logistico si chiuda solo “con l’approccio tariffario”. Tutt’altra cosa rispetto alle tre declinazioni del cambiamento individuate proprio da Gentile. Insomma, al di là delle indicazioni di massima, pare che il dettaglio della realtà di ogni giorno debba ancora  completare il cambiamento già delineato.