Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha partecipato a Parigi, su invito della Ministra delegata ai Trasporti e alle Infrastrutture, Élizabeth Borne, alla giornata internazionale delle Assises de la Mobilité. Il Ministro, ha presentato la strategia del Mit “Connettere l’Italia”, come era stato concordato nei precedenti incontri con la Ministra Borne.
“La sostenibilità – afferma il Ministro – è la prioritá nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto”. Delrio ha ricordato che il primo passo affrontato per infrastrutture sostenibili è stata la pianificazione: “Nelle linee guida per la valutazione delle opere pubbliche, definite per programmare e pianificare in modo efficiente, abbiamo reso obbligatoria non solo la valutazione dei costi e benefici, anche la loro sostenibilità, ambientale, economica e sociale”.
“Intermodalità e interconnessioni con un forte accento sulla cura del ferro, per i passeggeri e per le merci, – afferma Delrio – è una delle strategie privilegiate infatti dal Mit per rendere più efficienti e sostenibili i servizi”.
I cittadini devono essere al centro della pianificazione di opere e servizi: “Il trasporto per il quotidiano delle persone sono la nostra e vostra principale missione” ha detto Delrio nell’illustrare il piano Marshall per il trasporto pubblico locale e le metro: “Da 25 anni non c’era una pianificazione per le linee metropolitane, che ora invece abbiamo voluto mettere in campo con risorse certe, in un piano Marshall che riguarda anche il rinnovo del TPL e dei mezzi pubblici per 10 miliardi di euro”.
Il Ministro ha anche ricordato l’importanza della qualità dei progetti: “Per migliorare i progetti, è stato introdotto con il nuovo codice degli appalti il progetto di fattibilità. Si fa dove possibile la project review, come per le tratte di adduzione della Torino-Lione dove si è evitata una nuova linea di 50 km, ricorrendo al tracciato storico. Seguendo quindi “criteri condivisi, con le Regioni e le città metropolitane abbiamo definito 108 opere e programmi prioritari per la connessione del Paese”.
Con l’appuntamento di venerdì scorso, che ha previsto nel pomeriggio anche un confronto tra esperti dei due ministeri, italiano e francese, prosegue il percorso sui trasporti e le infrastrutture tra Italia e Francia, che ha visto peraltro nei giorni scorsi l’approvazione alla Camera della ratifica dell’accordo sulla Autostrada Ferroviaria Alpina.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il 24 novembre a Parigi per le “Assise della Mobilità”. L’evento rientra nel grande progetto di revisione dell’intero sistema dei trasporti inaugurato lo scorso settembre da Élisabeth Borne, la Ministra dei Trasporti francese.
L’obiettivo dell’assise francese è di favorire un’ampia consultazione tra istituzioni, esperti, operatori del settore e società civile al fine di redigere un progetto di legge generale di orientamento delle mobilità che sarà poi presentato al Parlamento francese all’inizio del 2018.
Al centro della discussione il tema della mobilità sicura, efficiente ed intelligente, per soddisfare i bisogni della società di muoversi liberamente, di accedere, di comunicare e stabilire relazioni senza sacrificare altri valori umani ed ecologici essenziali oggi e in futuro.
In questo contesto si inserisce la presentazione di “Connettere l’Italia”, la strategia voluta dal Ministro Delrio per superare i gap di accessibilità e logistica del Paese e dotarlo di una rete di infrastrutture e trasporti sostenibile ed efficiente, che risponda anche alla sfida delle connessioni europee e internazionali. Sono quattro gli obiettivi fissati dal documento italiano allegato al Def 2016 e 2017: accessibilità ai territori, all’Europa e al Mediterraneo; mobilità sostenibile e sicura; qualità della vita e competitività delle aree urbane e metropolitane; sostegno alle politiche industriali di filiera.
Da qui le quattro strategie per opere utili snelle e condivise, valorizzazione del patrimonio esistente, intermodalità e interconnessione, sviluppo urbano sostenibile, che hanno portato a definire un centinaio di opere prioritarie quasi completamente finanziate.