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Intervista del Presidente Armani al quotidiano Il Messaggero

Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano il Messaggero, il Presidente Gianni Vittorio Armani ha affrontato temi che riguardano la Via della Seta, lo sviluppo nel settore delle autostrade a pedaggio, e l’unione con FS.

Armani ha sottolineato la svolta dell’accordo di programma firmato ad agosto che ha permesso l’integrazione con le Ferrovie che darà vita ad un soggetto con dieci miliardi di fatturato, una capacità di investimento di sette e oltre 75 mila dipendenti e 41 mila chilometri di reti da gestire. L’acquisizione avrà effetti dal 2018, ma gruppi di lavoro Anas-FS sono già all’opera per adottare le best practice di ciascun gruppo, sviluppare sinergie, mettere a fattor comune idee e progetti, ha sottolineato Armani.

Sempre sull’unione con FS Armani ha descritto quali saranno i passi su cui iniziare: “Dal settore informatico, poi verrà creato un maxi polo per i servizi di ingegneria che dovrà supportare Anas e Rfi. Ma sinergie sono possibili nel settore legale, nella comunicazione, nelle procedure, nella crescita all’estero.

Abbiamo già individuato sinergie e risparmi per 100 milioni”, ha aggiunto il Presidente. In vista dell’integrazione con Ferrovie vogliamo aumentare la presenza nel settore delle concessioni a pedaggio, con un’apposita newco che gestisca le partecipazioni già attive e quelle future. Vogliamo intervenire dove il mercato va a rilento, realizzando le opere con i nostri fondi e con una adeguata remunerazione e il contributo di un azionista come FS può supportare Anas anche in questa sfida, ha detto Armani.

Per gli assi viari il Presidente ha citato l’autostrada Ragusa-Catania in primis e l’intenzione di entrare in Autovie Venete assieme alle Regioni Friuli e Veneto e realizzare la terza corsia della A4, la Venezia-Trieste. Sul versante estero il programma riguarderà la Via della Seta e la Russia con una concessione di circa 200 chilometri tra Mosca e il Mar Nero, poi ci sarà un’altra tratta in Georgia e una in Armenia, fino ad arrivare in Iran con una autostrada di circa 1.200 chilometri.

Complessivamente, ha spiegato Armani, si tratta di un’opera di oltre 4 mila chilometri, di cui 2.000 in Russia, che connette la Cina via mare all’Iran e all’Europa, l’operazione avrà un valore di oltre 2 miliardi di euro. Un buon viatico in vista del matrimonio con le Ferrovie, ha concluso il Presidente.