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Infrastrutture, pronti 25 miliardi per gli investimenti strategici

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla prima tranche del Fondo infrastrutture, contenuto nella legge di Bilancio 2017. Si tratta di 25 miliardi che, come ha affermato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sono già pronti per essere allocati. Complessivamente il piano di investimenti concordato dal governo prevede la distribuzione di 47,5 miliardi di euro dal 2017 al 2032. ”Il lavoro di queste settimane – ha spiegato il ministro- ha consentito di allegare al Def, per la prima volta, un programma di investimenti strategici”.

Una quota rilevante del piano infrastrutturale per lo sviluppo del Paese andrà ad Anas, con oltre 5 miliardi che implementeranno ulteriormente il contratto di programma e che serviranno per il completamento delle direttrici e per la manutenzione e messa in sicurezza della rete.

Capitolo fondamentale anche quello che riguarda Rete Ferroviaria Italiana, a cui sono stati destinati circa 9 miliardi totali: una parte andrà al completamento dei grandi corridoi europei – a cominciare da Brennero, Terzo valico e Torino-Lione – e un’altra per il potenziamento delle reti ferroviarie regionali che insieme alle linee suburbane sono fondamentali per l’accessibilità nelle grandi aree urbane italiane.

L’obiettivo di allegare al Def un programma di investimenti strategici, ha spiegato Delrio, era quello di avviare “un piano per i trasporti con le principali direttrici per rendere maggiore accessibilità all’Europa e al Mediterraneo e una migliore qualità della connettività delle reti urbane”.

All’interno del piano infrastrutture sono previsti inoltre altri interventi, tra cui spicca la “cura del ferro” delle metropolitane: 2,5 miliardi saranno dedicati al completamento delle nuove opere e al finanziamento di nuovo materiale rotabile. Il pacchetto prevede poi una voce di spesa consistente pari a 1,6 miliardi per il piano buche, andando così ad aggiungersi ad altre risorse destinate alle città. Fondamentali anche gli stanziamenti di 580 milioni per la messa in sicurezza delle strade nel Centro Italia danneggiate in seguito al terremoto, e di 400 milioni per le reti ferroviarie locali.