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Industria 4.0: per gli investimenti, forse una mini-proroga dei bonus

Gli ordini delle macchine movimento terra e stradali sono in forte crescita. Le imprese chiedono una importante proseguimento dei benefici dell’iperammortamento per i beni di Industria 4.0, il Mise cerca di trovare ad una soluzione intermedia.

L’ipotesi per ora è quella di prolungare di tre mesi i tempi di consegna, arrivando a fine settembre 2018, per ordini confermati entro fine anno. L’obiettivo sarebbe in realtà quello di arrivare fino a dicembre ma su questo target (l’impatto sui conti 2019 di un semestre aggiuntivo è stimato in un centinaio di milioni di euro) c’è al momento lo stop dell’Economia. «Nella prossima legge di bilancio si vedrà – spiega il direttore generale del Mise Stefano Firpo – ma quello che era chiaro fin dall’inizio è che con l’iperammortamento si è scelta la strada di una misura shock, non certo strutturale».

Industria 4.0 significa attività ad alto valore aggiunto, elevata produttività ed efficienza: per l’Italia una grande opportunità. Ripresa dell’export e degli investimenti privati, progresso quest’ultimo non ancora visibile nei numeri Istat ma ben presente nella crescita a doppia cifra degli ordini di macchinari, la testimonianza di un’industria che ha saputo reagire, e che offre il proprio contributo al miglioramento delle performance complessive del Paese.

Ecco perché Industria 4.0 per l’Italia va vissuta come una grande opportunità, non una minaccia». La sfida è quella di investire in innovazione e ricerca, per creare nuovi posti di lavoro.