Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Imprese stradali: la lotteria dei sorteggi per gli inviti alle gare

Basta con la lotteria dei sorteggi per selezionare le imprese da invitare alle procedure di assegnazione degli appalti sotto al milione di euro. È la principale richiesta che arriva dalle imprese attive nel settore dei lavori stradali, rappresentate dal Siteb, in vista dell’approvazione finale del decreto correttivo alla riforma degli appalti, ora all’esame di Regioni, Consiglio di Stato e Parlamento. Le imprese del settore chiedono anche di intervenire sui criteri di aggiudicazione delle gare, inserendo tetti sui punteggi attribuiti al prezzo negli appalti assegnati con l’offerta economicamente più vantaggiosa, senza mancare di stilare un bilancio (critico) sui primi mesi di applicazione della riforma varata ad aprile 2016.

«Alcuni interventi di modifica – evidenzia Stefano Ruffoni, consigliere dell’associazione – vanno sicuramente nella direzione giusta del ripristino di un corretto rapporto tra amministrazioni e imprese. Restano, tuttavia, diversi punti critici sui quali ci auguriamo si possa intervenire nel corso dell’iter di approvazione del correttivo: dall’assoluta indefinitezza della ‘terna dei subappaltatori’, al soccorso istruttorio ‘a pagamento’, che sta sortendo l’effetto diametralmente opposto a quello sperato di evitare esclusioni dalle procedure per motivi meramente formali, dall’addio all’appalto integrato, alla possibilità di utilizzare il general contractor per lavori a partire dai 15 milioni di euro».

Due, però sono i punti su cui, si soffermano le imprese stradali. Il primo «nodo» riguarda l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (per appalti superiori a 1 milione di euro) che, «complice l’elevato punteggio attribuito all’offerta economica (non di rado 70 punti su 100), equivale ancora, negli effetti, a un massimo ribasso, tradendo così gli obiettivi cui tale criterio si era ispirato, ovvero considerare la qualità di ciò che viene acquistato».

Il secondo tema sollevato dal Siteb è la selezione delle imprese da invitare alle procedure negoziate «oggi affidata a vere e proprie “lotterie” che, in alcuni casi, prevedono generatori di numeri casuali che sorteggiano, con metodologie insolite e difficilmente commentabili (collegate al gioco del Lotto), gli operatori economici da invitare». Questo meccanismo, aggiungono all’associazione «svilisce la qualificazione e l’esperienza degli operatori e rende impossibile la programmazione dell’attività di impresa».

Tra le proposte arriva allora anche quella di rendere obbligatoria la formazione di albi di imprese presso le stazioni appaltanti, limitando anche il numero degli elenchi a cui una singola azienda può chiedere di essere iscritta.

Secondo il Siteb «è infatti evidente quanto l’attuale “prassi” di pubblicazione per 15 giorni su internet di un avviso a manifestare il proprio interesse finisca per penalizzare le imprese realmente interessate a eseguire i lavori, costrette a subire la concorrenza (in fase di sorteggio) di quelle che, pur non essendo affatto intenzionate (magari a centinaia di Km dalla propria sede) manifestano comunque il proprio interessamento confidando sull’assoluta gratuità e non vincolatività di tale manifestazione».

Secondo l’associazione, infine, per consentire ai responsabili del procedimento di selezionare imprese affidabili, «i requisiti di ammissione all’elenco dovrebbero essere tali da far emergere, oltre alla disponibilità delle attrezzature e della manodopera necessaria, l’avvenuto adempimento agli obblighi in materia di formazione, sia generica che specifica (quella, cioè, necessaria per poter eseguire in sicurezza le prestazioni previste dal contratto), stabilendo casomai premialità (preferenza negli inviti) in ragione della minore distanza di approvvigionamento dei prodotti da costruzione».

Condividi, , Google Plus, LinkedIn,