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Hyperloop One, ecco i dieci percorsi possibili nel mondo, dall’India al Messico

Hyperloop One, una delle tre società che, in concorrenza fra loro, stanno studiando il treno supersonico ideato da Elon Musk ormai quattro anni fa, ha diffuso i suoi dieci itinerari ideali. I percorsi, cioè, più adeguati a quell’avveniristico sistema di trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all’interno di tubi in cui transitano capsule spinte da motori lineari a induzione e compressori d’aria in grado di “volare” fino a 1.200 km/h.   I primi tracciati diffusi dal gruppo guidato da Rob Lloyd potrebbero essere costruiti un po’ ovunque: da Città del Messico a Guadalajara, 532 km da percorrere in appena 38 minuti, all’Edimburgo-Londra (666 km in 50 minuti) passando per il Glasgow-Liverpool (545 km in 47 minuti) o il Dallas- Laredo-Houston, linea ribattezzata come “triangolo texano”, da mille chilometri.   Sono solo alcuni dei percorsi selezionati fra le 2.600 candidature arrivate nel corso dei mesi al contest organizzato dalla società. Sono tracciati su cui, nei prossimi anni, Hyperloop condurrà studi e approfondimenti. Un po’ come quelli che sono stati svolti in Nevada all’inizio dell’estate o si stanno svolgendo a Dubai, dove il sogno è quello di inaugurare una linea che colleghi l’emirato con la vicina Abu Dhabi entro l’Expo del 2020. Vedremo.   Intanto, mentre lancia una collaborazione con il dipartimento dei Trasporti del Colorado, Hyperloop One – le altre società che lavorano sul progetto sono Hyperloop Transportation Technologies e la canadese Transpod – ha diffuso questi tracciati. Fra gli altri ci sono anche i 334 chilometri fra Bangalore e Chennai, in India, da percorrere in 23 miracolosi minuti, Miami-Orlando (414 km in 25 minuti), l’ambizioso Mumbai-Chennai (oltre mille km in 63 minuti) e Toronto-Montreal via Ottawa, 640 km in 39 minuti.   Hyperloop One ha in realtà già svolto diversi studi in vari Paesi, dalla Svizzera alla Russia così come in Finlandia e Svezia fra gli altri. Le candidature non erano troppo “leggere”: era necessario presentare anche proposte di finanziamenti e documentazione sugli aspetti regolatori per produrre la quale molti si sono fatti aiutare dalle autorità locali, com’è accaduto per il tracciato Chicago-Columbus-Pittsburgh.