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Grandi opere, Cantone vigila sugli appalti delle opere

Attivata l’intesa con il commissario straordinario. Tutti gli atti di gara per i lavori sulle strade e sull’A18 saranno sottoposti al vaglio preventivo dell’ANAC

Dopo le polemiche sulle deroghe al Codice Appalti inserite nel Decreto Sud, arriva ora l’accordo sui controlli. A monitorare l’assegnazione degli appalti, per i lavori da eseguire in vista del G7 che si svolgerà a Taormina il 26 e 27 maggio, sarà l’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. L’ANAC ha infatti stipulato con il commissario straordinario del Governo, il prefetto Riccardo Carpino, un accordo di «vigilanza collaborativa», formula inaugurata con l’Expo e poi replicata a Roma per il Giubileo, per la bonifica di Bagnoli, oltre che in tanti altri casi su richiesta dei Comuni, che consiste nel sottoporre al vaglio preventivo degli uffici dell’Anticorruzione tutti gli atti relativi alle gare e quelli di maggior rilievo nel corso dell’esecuzione.

L’accordo riguarda in particolare i lavori che serviranno ad adeguare le strade urbane di Taormina e l’autostrada A18 (Messina-Catania) . Tra gli atti su cui dovrà esprimersi l’ANAC rientrano i bandi e tutti i documenti di gara fin dalla determina a contrarre. A cantieri aperti sono previsti controlli anche su accordi bonari e transazioni oltre che proposte di risoluzione o sospensione del contratto.

L’intesa prevede inoltre l’attivazione di una clausola risolutiva espressa nel caso imprenditori o soci delle imprese coinvolte negli appalti vengano rinviati a giudizio o incappino in misure cautelari per reati di corruzione, concussione, turbata libertà degli incanti o traffico di influenze illecite.

Per incidere il meno possibile sui tempi l’ANAC si impegna a contenere la verifica preventiva «in termini temporali il più possibile celeri e comunque coerenti con il fine di assicurare la tempestiva attivazione delle procedure».