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Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada 2017 – #WDR2017

Diminuiscono le vittime della strada (-4.2%) nel 2016. Anche il Ministero delle Infrastrutture ricorda domani le vittime della strada, in occasione della Giornata Mondiale ad esse dedicata #WDR2017.

L’importante commemorazione, dedicata quest’anno al tema “Obiettivo 2020: riduzione del 50% di morti e feriti gravi nelle collisioni stradali”, è l’occasione per fare un punto della situazione sulle politiche e le strategie di intervento sul tema della sicurezza stradale.

I dati sull’incidentalità stradale evidenziano che, nonostante i progressi registrati dal 2001, le più recenti statistiche a livello europeo hanno mostrato segni di stagnazione per gli anni 2014 e 2015. Anche in Italia – sebbene i risultati conseguiti, in linea con quelli medi europei, rappresentino un importante miglioramento rispetto al passato – è necessario ancora fare molto per superare l’attuale situazione del settore e riprendere con determinazione il cammino per il raggiungimento dell’obiettivo 2020.

I primi segnali di ripresa del miglioramento nel nostro Paese sono evidenziati dai dati relativi al 2016 che mostrano una riduzione del 4,2% delle vittime, ancora non sufficienti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti ed è quindi necessario intervenire in modo ancora più incisivo.

Per questo sono in corso iniziative rilevanti che riguardano le politiche e le strategie di intervento, l’utenza vulnerabile, la sicurezza delle infrastrutture stradali.

Tra le azioni già poste in essere va ricordata quella normativa, che ha determinato l’introduzione del reato di omicidio e di lesioni personali per coloro che, per comportamenti trasgressivi ad elevato rischio, provocano un incidente con morti o feriti gravi.

E’ in via di predisposizione una revisione di medio termine del “Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale – orizzonte 2020” che, a partire dalla valutazione della attuale situazione, individui strategie, misure e azioni di maggiore efficacia da intraprendere per raggiungere l’obiettivo di dimezzare il numero di decessi sulle strade entro il 2020, con particolare riferimento alle utenze vulnerabili, che rappresentano il 50% della mortalità totale.

Il MIT ha inoltre già dedicato oltre il 40% degli investimenti previsti nel piano pluriennale 2015-2019 per la rete stradale nazionale, pari a 8,2 miliardi di euro, per la manutenzione straordinaria e per le opere di messa in sicurezza di oltre 3.600 chilometri di strade e, in collaborazione con l’ANCI, sta sostenendo e promuovendo una serie di iniziative e progetti dedicati alla sicurezza nei comuni.

Tutte le strategie, le misure e le iniziative, sono state accompagnate da azioni di enforcement sui comportamenti a rischio come quelle svolte in ambito autostradale con i sistemi di controllo della velocità che hanno determinato una riduzione del 25% della velocità di punta e del 15% della velocità media e che in misura rilevante hanno contribuito al conseguimento dei risultati ottenuti.

Per migliorare ulteriormente è necessario, però, che la cultura della sicurezza stradale diventi patrimonio di tutti. Il Ministero ha lavorato e lavora nella convinzione dell’importanza di una “cultura della strada” fatta di consapevolezza e di rispetto delle regole, senza la quale ogni ulteriore strategia è destinata a fallire. Un notevole lavoro in questo senso è stato fatto sul fronte dell’educazione stradale, con l’ideazione e la sperimentazione di nuovi moduli educativi, destinati agli studenti di ogni ordine e grado affiancati da programmi per l’educazione stradale permanente per le generazioni adulte over65, in continuo aumento nel nostro Paese.

Nella certezza che la sicurezza stradale rappresenta una priorità per il Ministero delle Infrastrutture e per il Governo tutto, per migliorare è comunque indispensabile la collaborazione di tutti, che è possibile ottenere solamente attraverso una sensibilizzazione sempre maggiore ai temi in argomento.