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Fibra ottica, Enel fa il pieno nelle gare Infratel

Enel Open Fiber fa il pieno nella gara per la realizzazione della rete in banda ultralarga “di Stato” nelle aree bianche, in cui gli operatori non hanno convenienza a investire in autonomia, di Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.

Open Fiber si è classificata prima in tutti e cinque i lotti del primo bando di gara da 1,4 miliardi. Si tratta di una graduatoria provvisoria, frutto dell’esame delle offerte tecniche e delle offerte economiche e che ha visto prevalere la controllata di Enel guidata dall’amministratore delegato Tommaso Pompei con offerte però qualificate come “anomale”: etichetta che in sostanza mette sub iudice la partita, in attesa di verifiche per capire se il vincitore del bando è in grado di mantenere quel che promette.

È lo stesso Codice degli appalti a prevedere questa fattispecie che ricorre quando un concorrente ottiene più dei quattro quinti del punteggio economico e tecnico. «Qualora tale risultato fosse confermato si tratterebbe di un notevole traguardo», ha commentato un portavoce Open Fiber affermando comunque di attendere «gli esiti ufficiali» oltre che una comunicazione ufficiale da parte di Infratel, la società in house del ministero dello Sviluppo economico incaricata di gestire operativamente questa partita della banda ultralarga giunta faticosamente al traguardo dopo una lunga attesa.

In gara erano rimasti Telecom (in raggruppamento temporaneo d’impresa con altre società), Enel Open Fiber, Estra Spa e un raggruppamento temporaneo di imprese fra Retelit, Eolo ed Eds. Ieri, a seguito dell’apertura delle buste con le offerte economiche, c’è stata la stesura di graduatorie provvisorie che hanno visto Enel Open Fiber prevalere e distanziare, anche di molto, gli altri concorrenti.
In generale i punti in ballo erano 70 per la parte tecnica e 30 per la parte economica. Ora, vista la qualificazione come anomale, le offerte di Enel Open Fiber necessiteranno di verifiche ad hoc. La commissione dovrà procedere in seduta riservata a valutare la congruità, serietà, sostenibilità e realizzabilità dell’offerta sulla base di quanto indicato nel piano economico finanziario. Per Enel Open Fiber ci saranno 15 giorni di tempo per rispondere, come previsto dalla lettera di invito inviata a suo tempo da Infratel ai partecipanti al bando. Certo è che, se venissero confermate la graduatoria che al momento è provvisoria, andrebbe a Enel Open Fiber il primo round di uno scontro diventato evidentemente col tempo e che vede la controllata della società elettrica contrapposta a Telecom.
A ogni modo, su tutta l’operazione pende la spada di Damocle dei ricorsi al Tar presentati sia da Fastweb – discusso nel merito a metà dicembre e in attesa di decisione – sia da Telecom: discussione nel merito prevista proprio oggi. Se venissero accolti, invaliderebbero tutta la procedura.