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Ecco perché i monumenti romani sono indistruttibili

Cenere vulcanica, calce viva e acqua di mare. Questi gli ingredienti che permettono ai monumenti romani di sopravvivere da più di 2000 anni. Apparentemente indistruttibili, le costruzioni opera degli antichi romani sono ancora in piedi e molti ancora in splendida forma, mentre edifici contemporanei spesso non reggono il peso di un tempo di gran lunga inferiore.

Il perché di questo mistero è stato finalmente svelato da una ricerca pubblicata sulla rivista American Mineralogist e portata avanti dall’università dello Utah. I geologi hanno studiato l’antico molo romano Portus Cosanus a Orbetello analizzandolo con i raggi x. Gli studiosi hanno osservato che l’interazione dell’acqua di mare, spinta dalle onde, con le ceneri e la calce viva, dà vita a composizioni simili ai cristalli delle rocce vulcaniche. Questo processo chimico, che continua anche una volta che il calcestruzzo si secca, ha reso indistruttibili i porti romani.

L’assoluta novità di questa ricerca sta quindi nell’aver individuato nell’acqua di mare l’elemento vincente dei monumenti romani. Esattamente il contrario di quello che avviene alle costruzioni moderne, che a contatto con l’acqua salata, in poco tempo si sbriciolano.