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Delrio su fiscal compact: regole Ue frenano crescita

Il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha proposto nel suo libro in uscita di rottamare il fiscal compact – tornare per 5 anni ai parametri di Maastricht con il rapporto deficit/PIL al 2,9% – e il ministro dei Trasporti Delrio oggi dà il suo appoggio con un’intervista alla Stampa in cui ne spiega le motivazioni: le regole europee sono un freno alla crescita. Delrio: il fiscal compact è stato un grave errore.

“E’ venuto il momento di dirlo: firmare il fiscal compact e il pareggio di bilancio in Costituzione è stato un grave errore. Probabilmente in quel momento non si poteva fare altrimenti – ha detto – ma ciò non toglie che le cose vadano cambiate”. Obiettivo: stimolare la crescita Se il fiscal compact la blocca, la crescita va stimolata, “aumentando gli investimenti e abbassando la pressione fiscale”. Aggiunge poi Delrio: “Se poi il piano della Bce avesse funzionato fino in fondo e l’inflazione avesse raggiunto il 2%, con una crescita nominale al 3 avremmo avuto meno problemi”.

Freddezza dall’Ue Di diverso avviso il collega Calenda che ammonisce: aumentare il deficit ‘è un rischio’ da prendere solo se si spinge su investimenti, privatizzazioni e riforme. Dopo la presa di posizione di Renzi, l’Ue con freddezza afferma che non commenta affermazioni ‘di persone fuori’ dal governo.

Stare al 2,9% del deficit per cinque anni ‘sarebbe fuori dalle regole di bilancio, non è una decisione che un Paese può prendere da solo, in questa unione monetaria ci si sta insieme’: è netto il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Padoan: temi per la prossima legislatura “Mi sembra che siano temi per la prossima legislatura”. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, arrivando all’Eurogruppo, a chi chiedeva un commento sulla proposta di Renzi di chiedere a Bruxelles un innalzamento del deficit al 2.9% per le misure espansive.

Renzi: commissari Ue pensino a impegni su migranti “Ho grande rispetto per i commissari europei che siano o meno d’accordo” con ‘back to Maastricht’, ma “quando arriveremo a discutere di questa soluzione in Europa non potranno che dire di sì”. Lo dice Matteo Renzi a Rds, a proposito della reazione di Bruxelles alla sua proposta per i conti pubblici.

“Ma è possibile che l’Europa ci dica cosa fare e poi non è in grado di mantenere gli impegni per la relocation? Ho grande rispetto, ma inizino anche loro a far rispettare agli Stati membri i propri impegni” sui migranti, aggiunge.