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Delrio: “Rivediamo il progetto dell’autostrada Tirrenica”

Tirrenica, non più autostrada. Il governo nazionale apre la ‘project review’ e valuta la riqualificazione dell’infrastruttura esistente, cioè l’Aurelia, anche nel tratto non ancora progettato e molto discusso: il tratto tra Fonteblanda e Ansedonia.

“Per la Tirrenica, come per tutte le altri grandi opere infrastrutturali, verrà fatta una ‘project-review’, la Conferenza dei servizi è del resto aperta”, sono state le parole del viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, intervenuto in un convegno a Prato. “Per il tratto a nord di Grosseto invece sono già impegnati 120 milioni di euro per l’adeguamento delle 4 corsie esistenti”, ha aggiunto Nencini.

E proprio l’annuncio della rivisitazione del progetto basta a Italia Nostra, al Movimento 5 Stelle per gridare vittoria ed esultare per la “cancellazione dell’autostrada”. Ma la partita non è ancora chiusa: per eliminare l’autostrada, cioè la concessione del tratto alla Sat e il pedaggio, servono circa 2 miliardi di euro. Dove può l’Anas e lo Stato trovare oggi 2 miliardi per finanziare le 4 corsie a sud di Grosseto?

L’annuncio della ‘project review’, obbligatoria per legge su tutte le grandi opere infrastrutturali, è stata interpretata dal ‘Sole 24ore’ come uno stop all’autostrada. Ma a stare ai contenuti del Piano di Delrio allegato al Documento finanziario del governo le cose appaiono più complesse.

Il governatore Enrico Rossi, dopo aver contattato lo stesso ministero delle infrastrutture, conferma che a sud di Grosseto ci saranno comunque 4 corsie. E l’eventuale status di autostrada non cambierebbe molto sulla realizzazione dell’opera. Cambierebbe solo per le risorse, dal momento che senza l’autostrada e senza il pedaggio tutto il tratto a sud di Grosseto dovrebbe essere finanziato direttamente con le risorse dello Stato.

«Una scelta di buon senso nell’interesse dell’Italia», dice Italia Nostra. Accogliendo con «grande soddisfazione la notizia che il ministro Delrio si prepara a firmare il decreto che approva la messa in sicurezza dell’Aurelia, cancellando finalmente il progetto di Autostrada Tirrenica».

Ma le 4 corsie di cui parla Rossi e l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli prefigurano comunque un corridoio importante. Che differenza c’è allora con l’ipotesi dell’autostrada? Se fosse autostrada sarebbe compito della concessionaria Sat realizzarla, se davvero fosse invece riqualificazione sarebbe l’Anas (cioè lo Stato) a pagare tutto: «Come andiamo ripetendo da anni, quattro corsie dovranno collegare Roma con Livorno. Che si tratti di corsie autostradali o di altro tipo a noi questo poco importa: l’importante è fare presto. L’idea dell’autostrada Tirrenica, d’altronde, è stata abbandonata da almeno quattro anni», dicono con una nota congiunta Rossi e Ceccarelli. Annunciando anche 120 milioni di euro stanziati da Anas per il tratto che va da Rosignano fino a Grosseto.
Quello in discussione però è quello a sud. E il capogruppo regionale del Pd Leonardo Marras la pensa un po’ diversamente da Rossi e Ceccarelli: «Se confermate, le anticipazioni sulla Tirrenica sono in linea con le richieste del Pd: credo che quella del Ministero sia la scelta più saggia, a patto però che la revisione del progetto e la decisione definitiva avvengano in tempi rapidi».