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Decreto infrastrutture: via libera ai controlli sui manufatti stradali

Pubblicato il decreto Infrastrutture-Economia che fissa le tariffe a carico dei concessionari per effettuare le verifiche su progetti e infrastrutture realizzate. Dopo sei anni è arrivato alla pubblicazione il decreto Infrastrutture-Economia (7 agosto 2017) che determina e stabilisce i costi a carico dei concessionari che gestiscono la rete stradale “transeuropea” (quasi 6.900 km di strade) per sostenere le attività di controllo legate alla sicurezza.

Il decreto appena pubblicato in «Gazzetta» fissa il costo parametrico per le verifiche che devono essere eseguite dai tecnici di Porta Pia sia a livello di progetto, sia – soprattutto – sull’opera realizzata, per svolgere l’attività di “classificazione” dell’infrastruttura e per controllare l’applicazione delle norme tecniche, in particolare sulle opere d’arte, come ponti, viadotti e gallerie.

Il provvedimento attua la previsione normativa contenuta nel decreto legislativo N. 35 del15 marzo 2011, che a sua volta ha recepito la direttiva 2008/96/Ce – che rimandava appunto a un decreto Mit-Mef il compito di individuare «le tariffe da porre a carico degli enti gestori stradali non pubblici per l’espletamento delle attività di controllo, classificazione e ispezione». Il decreto determina due distinte voci di costo. La prima relativa al costo della verifica da eseguire sul progetto, con una tariffa che varia in funzione del costo dell’opera e del livello di progettazione (preliminare, definitivo ed esecutivo). A seconda delle caratteristiche del progetto la verifica potrà costare tra un minimo di 1.500 euro fino a 60mila euro. Il decreto fissa anche il secondo tipo di costo, sempre a carico del concessionario, per consentire ai tecnici del ministeri la verifica sul posto della corretta applicazione delle norme tecniche di sicurezza per realizzare l’infrastruttura.

Entro sei mesi dall’adozione del decreto che definisce i livelli di progettazione (provvedimento previsto dal codice appalti e che è stato da poco licenziato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici) le tariffe saranno nuovamente adeguate.