Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Cernobbio: il futuro della mobilità urbana

Con mezzi pubblici più efficienti nelle grandi città italiane, si potrebbero risparmiare quasi 12 miliardi di euro (quasi un punto percentuale di Pil), dimezzando i tempi di spostamento per i cittadini. Una rivoluzione che potrebbe avvenire nel giro di tre, cinque anni. Al Forum Ambrosetti di Cernobbio parte la sfida di una riorganizzazione della mobilità nelle 14 città metropolitane del Paese, lanciata da Ferrovie dello Stato, che si candida ad essere protagonista del cambiamento.

Gli italiani che utilizzano i mezzi pubblici nelle principali città del Paese impiegano in media il doppio del tempo rispetto a Parigi, Madrid, Berlino e Londra, percorrendo solo 5 chilometri e mezzo in un’ora, dimostra uno studio di Fs e The European House Ambrosetti.

Ad oggi, la più efficiente è Milano seguita da Torino e Venezia. Più indietro Roma e Napoli, con Messina, Reggio Calabria e Palermo in coda. “L’impegno sul trasporto metropolitano è la nostra missione nei prossimi anni”, sottolinea l’amministratore delegato di FS, Renato Mazzoncini, che è partito da Milano con l’ingresso nella società M5 (linea lilla), un modello che ritiene possa essere esportato anche nelle altre città italiane. Sicuramente Roma è un’altra delle città “su cui lavorare”, però “è improbabile pensare di coinvolgere l’Atac”, sostiene l’Ad.

Il piano del gruppo ferroviario di proprietà del ministero dell’Economia, punta anche all’integrazione con la rete autostradale ed “entro la fine dell’anno” si chiuderà l’operazione di fusione con Anas.

C’è attesa poi per lo sbarco a Piazza Affari: “Noi siamo pronti – dice Mazzoncini -, ma la prospettiva di un’eventuale quotazione prevede una norma di legge”. La palla è quindi in mano alla politica, “non ho visibilità” su quanto accadrà conclude il manager bresciano.