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BIM: firmato il decreto per la digitalizzazione negli appalti pubblici

Lo scorso 1 dicembre il Ministro Delrio ha firmato il cosiddetto “Decreto BIM”, uno dei principali provvedimenti attuativi del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che prevede l’introduzione progressiva di modelli di gestione digitale delle informazioni nei processi di costruzione di edifici ed opere di ingegneria civile.

Da un lato si rileva come non sia stata colta l’opportunità di un esplicito richiamo nel decreto alla normativa UNI (come peraltro avviene diffusamente nelle NTC – Norme Tecniche per le Costruzioni) quale strumento attuativo di supporto, volontario e condiviso, laddove l’Italia ha anticipato l’Europa fornendo le norme della serie UNI 11337 come riferimento per lo sviluppo delle future norme internazionali.
Dall’altro rimane comunque la convinzione dell’utilità, del valore, del vantaggio competitivo e dell’efficacia della UNI 11337 quale strumento normativo frutto del consenso di tutti i soggetti della filiera delle costruzioni (produttori, imprese, professionisti, organismi di certificazione, mondo accademico, consumatori e utenti, oltre la stessa PA e Anac).

Ciò trova conferma nel fatto che aspetti quali innovazione, trasparenza, efficienza e qualità – espressamente richiamati dal Ministro Delrio – sono in totale sintonia con i principi fondatori della normazione volontaria, stabiliti dal WTO e dal Regolamento UE 1025/2012 e incorporati nella mission dell’UNI.

Adesso una Commissione ministeriale ad hoc avrà il compito di monitorare gli esiti e le eventuali difficoltà incontrate dalle stazioni appaltanti e di individuare eventuali misure correttive, per aggiornare i dati e le procedure previsti nel Decreto. E su questo UNI sarà come sempre pronto a svolgere il proprio ruolo a servizio del Paese e a supporto delle Istituzioni, nel fornire soluzioni condivise nell’interesse collettivo.