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Al II Forum di Pietrarsa per la “cura del ferro”

Sta accadendo un fatto culturale di straordinario livello: sta crescendo nella opinione degli operatori la consapevolezza che si deve marciare verso una transizione ecologica completa del trasporto delle merci e quindi questo mercato residuale oggi deve diventare prevalente, ecco l’orizzonte dei prossimi dieci/quindici anni. L’obiettivo è spostare il 30% del trasporto delle merci dalla gomma al ferro. I dati sono incoraggianti.

Nel triennio 2014/2016 il trasporto ferroviario delle merci è cresciuto del 9%, tre volte la crescita del Prodotto interno lordo. E nel Mezzogiorno il balzo è stato anche più sostenuto essendo l’asticella giunta al 12,6%. Tanti interventi decisi dal governo, come i 100 miliardi per le cento opere prioritarie e come il ferrobonus, hanno dato frutti molto incoraggianti.

Il nostro proposito fin dall’inizio è stato quello di fornire alle imprese un quadro di certezza delle regole ed un metodo, il metodo della condivisione. La fatica di lavorare insieme è fondamentale. Se il Paese sta crescendo è perché, accanto alle riforme importanti che abbiamo messo in campo, abbiamo lavorato perché ci fosse un orizzonte chiaro per le imprese e queste potessero pianificare e programmare i loro investimenti e così creare occupazione. Tutto il “programma di interventi” varato un anno fa a Pietrarsa in occasione della prima edizione degli Stati generali della “cura del ferro” è stato attuato ed il tutto in stretto raccordo sinergico con i sette “tavoli tematici” tra Mit e associazioni di categoria lanciati proprio dopo la presentazione del Position Paper del febbraio 2006″.